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Tre punti sofferti e fondamentali per il Delfino

La tripletta di Mancuso e le ormai consuete amnesie difensive

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Nonostante qualche affanno di troppo nel finale, finalmente il Delfino tornava al successo, grazie soprattutto alla tripletta di un decisivo Leonardo Mancuso. Lo Spezia provava a realizzare una rimonta che avrebbe avuto del clamoroso, fortunatamente, per i padroni di casa, senza riuscirci: 3 – 2 il risultato finale.

Posticipo domenicale della trentasettesima giornata del campionato di serie B. Temperatura di circa 19° allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia, umidità al 70%, pomeriggio sereno. Ha arbitrato Davide Ghersini della sezione di Genova. Le formazioni si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 17 e 30:

Solito 4-3-3 per il Pescara di Bepi Pillon, che schierava in porta Fiorillo, poi Balzano, Coda, Perrotta e Fiamozzi in difesa, Machin, Brugman e Valzania a centrocampo, Falco, Pettinari e Mancuso in attacco.

Lo Spezia di Fabio Gallo, alla sua 100ª panchina da professionista, presentava un modulo 4-3-1-2, con Manfredini a difesa della porta, De Col, López, Terzi e Giani in difesa, Bolzoni, Maggiore e Pessina a centrocampo, De Francesco a supporto delle due punte, Forte e Marilungo.

La cronaca:

Al 13’ l’arbitro fischiava un generoso rigore a favore del Pescara per una presunta trattenuta in area di Giani ai danni di Pettinari. S’incaricava Mancuso di calciare e con precisione la piazzava sotto l’incrocio sinistro: 1 – 0.

Trascorrevano pochi minuti e già al 16’ lo stesso Mancuso con un’azione solitaria si smarcava sul limite sinistro dell’area ligure e, con un preciso tiro mancino, infilava il portiere ospite a fil di palo: 2 - 0.

Dopo due minuti di recupero si chiudeva il primo tempo, abbastanza avaro di emozioni, fatta ovviamente eccezione per la doppietta di Mancuso.

Ben tre cambi al calcio d’inizio della ripresa. Per i padroni di casa il malconcio Falco lasciava il suo posto a Capone, mentre gli ospiti rivoluzionavano il centrocampo, inserendo Mulattieri e Augello per Maggiore e Bolzoni.

Si portava a casa il pallone Leonardo Mancuso al 53’, che lo rubava a centrocampo, s’involava incontrastato verso il limite dell’area avversaria e faceva partire un fendente che s’infilava di precisione rasoterra alla sinistra di Manfredini: 3 - 0.

Al 58’ Fabio Gallo operava l’ultimo cambio a disposizione, inserendo il “diablo” Granoche al posto di Forte.

Gran calcio di punizione di De Francesco al 67’ che piazzava di precisione la palla alla destra di Fiorillo, dopo averla fatta sorvolare sulla barriera: 3 - 1.

Tornava clamorosamente in partita lo Spezia al 72’ grazie a Mulattieri, splendidamente servito al limite dell’area piccola da Granoche: 3 – 2.

Secondo e terzo cambio per il Pescara all’86’ con Fornasier al posto di Coda e Baéz di Mancuso.

A pochi secondi dallo scadere miracolo di Manfredini, che deviava in angolo su Brugman, lanciato da solo in area ligure.

Dopo quasi sei minuti di recupero, l’arbitro, con il triplice fischio, metteva fine alla gara.

Qualche statistica di seguito:

10 i tiri in porta del Pescara contro i 9 dei liguri. 6 a 4 i calci d’angolo a favore dello Spezia. Due per parte le ammonizioni (Coda e Fiorillo per il Pescara).

Appuntamento, come di consueto, domani mattina, con IL LUNEDI’ DEL DELFINO.

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