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Il Lunedì del Delfino

Contro il Verona per conquistare la finale

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Tanto tuonò che piovve. Ci eravamo lasciati la scorsa settimana nel dubbio che la classifica finale sarebbe, forse, stata stravolta dalla retrocessione d’ufficio a carico del Palermo e così è stato. Indubbiamente non avevamo però preventivato almeno un paio di clamorosi accadimenti. Il primo, senza dubbio, è stato rappresentato dalla decisione della Lega d’infischiarsene, letteralmente, degli eventuali ricorsi, facendo iniziare i play off nelle date già stabilite. Il secondo, questo davvero incredibile, per quanto possa esserlo ciò che la storia di questa stagione cadetta consegnerà ai posteri, di cancellare la disputa dei play out, condannando, di fatto, il Foggia alla retrocessione, per la seconda volta, dopo il verdetto del campo. Dando infatti per acquisito quest’ultimo, in pratica i rosanero siciliani hanno “semplicemente” accompagnato le già condannate, Padova, Carpi e, come detto, i satanelli pugliesi, in serie C. È pur vero che, sebbene cervellotica, in fondo questa decisione ha un fondamento logico, ma allora, si sono chiesti tutti, perché non è stato applicato il medesimo criterio anche con il Perugia, che invece, dopo aver terminato il campionato al nono posto, quindi fuori dai play off, è invece stato “ripescato”, consentendogli la disputa? Non chiedeteci una risposta, dovremmo entrare nelle cervellotiche menti di coloro i quali hanno condotto, fin da quest’estate, le redini e, quindi, le sorti del campionato di serie B 2018/2019.

Ci ha pensato poi il destino, sotto le mentite spoglie dell’arbitro Ivano Pezzuto, a rimettere le cose a posto (…), lasciando gli umbri in dieci, a mezz’ora dal termine del quarto di finale contro il Verona, che già conduceva per una rete a zero, espellendo in maniera davvero inspiegabile il giovane centrocampista ivoriano Christian Kouan. E meno male che ora c'è anche il VAR in ausilio ... Erano anche riusciti a trovare il pari a una manciata di minuti dal termine dei tempi regolamentari, gli uomini di Alessandro Nesta, ma nei supplementari sono poi, chiaramente crollati, consegnando al Delfino l’avversario scaligero per le semifinali. L’altra semifinale vedrà il Cittadella, che ha sconfitto a domicilio lo Spezia, provare a dar fastidio ai favoriti di questi play off: i giallorossi beneventani.

Mercoledì prossimo, 22 maggio, alle ore 21, gli uomini di Pillon faranno pertanto visita a quelli di Alfredo Aglietti, per la prima delle due sfide previste. Il ritorno, allo stadio Adriatico, è in programma invece per domenica prossima, 26 maggio, alla stessa ora. Poco prima di conoscere i risultati delle elezioni, i tifosi pescaresi sapranno quindi se la loro squadra potrà disputare o meno la terza finale dei play off della sua storia. Ricordiamo che, in base al regolamento, al Pescara sarà sufficiente impattare nella differenza reti dei due match, senza tenere conto degli eventuali goal realizzati in trasferta, per andare in finale. Non sono previsti i tempi supplementari.

Sulla carta sembrerebbe una semifinale equilibrata, con i veronesi in grado di puntare soprattutto sul duo d’attacco Pazzini – Di Carmine, mentre i biancazzurri adriatici dovranno fare affidamento sul gruppo, forse meglio assortito, per quanto con qualche punto debole, come visto durante la stagione. Speriamo possano pesare, a vantaggio del Delfino, anche i trenta minuti di supplementari disputati sabato sera dagli scaligeri. Auguriamoci anche il pieno recupero di capitan Brugman, sarebbe una concessione troppo importante da consegnare dopodomani ai padroni di casa veneti. Con il ritrovato feeling fra la squadra e la tifoseria, nessun traguardo sembra impossibile, basterà crederci.

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