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Calcio a 5, torna il momento del derby d'Abruzzo: sull'onda di Martina il Delfino attende in casa l'Acqua&Sapone

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“Torna il momento, l'onda ripete il gioco”. Domenica 2 febbraio il Pescara non dovrà stare al gioco dell'onda dell'Acqua&Sapone. Poteri alchemici a parte, quella che i tifosi biancazzurri si aspettano è una redenzione ispirata alla seconda parte del Faust: la possibilità concreta di dire a quell'attimo “fermati dunque, sei così bello!”.

Ogni veleno ha il proprio antidoto. Dopo il 7-3 del PalaRoma, il Delfino dovrebbe aver reperito quello efficace contro gli effetti neurotossici del Cobra Borruto. Mitridatizzato dalle iniquità del campo, della sorte e dei giudizi insindacabili, può e deve ora liberarsi dalle scorie radioattive e dai postumi del naufragio nelle acque non sicure di confine. Resisterà alla tentazione di Mefistofele? Acclarato che “l'uomo erra finché aspira”, assuefatto alle piccole dosi di veleno quotidiano come lo fu il re del Ponto, il Pescara possiede finalmente la pietra filosofale per non lasciarsi trafiggere neanche dalla spada del gioco.

La quarta giornata di campionato a Montesilvano ha funto da anteprima della delusione senza rimedio contro il Napoli. Nicolodi e Duarte - le due vittime sacrificali nella recente gara con la Lazio – sono stati gli esecutori materiali di due malriusciti tiri liberi che, qualora avessero bucato la rete di Mammarella, avrebbero potuto capovolgere il risultato a favore dei biancazzurri prima dello scadere del primo tempo. Giasson, che forse stava troppo bene per scendere in campo a disputare una partita ad armi pari, non era in panchina come gli altri due nazionali Leggiero e Romano, ma a godersi lo spettacolo dagli spalti. Alla fine del secondo tempo sette spade avevano trafitto la porta del Pescara, altrettante il cuore dei tifosi biancazzurri. Un piccolo ma importante indennizzo di speranza veniva regalato da Foglia e dal Divino Jonas. Senza gli infortunati capri espiatori dell'andata e senza Ghiotti, il Delfino dovrà affrontare, sfruttando l'onda favorevole di Martina Franca, una formazione forte di Leitao ma priva di Murilo (fuori per squalifica). Se al Campione d'Europa mancherà l'occasione immediata di modificare a proprio favore la classifica marcatori, la sfida a chi ne fa più di 11 riguarderà Jonas e Cuzzolino, entrambi come Murilo a segno al PalaRoma in quel memorabile 26 ottobre.

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