Si era chiuso malissimo il 2023, ma il Delfino è riuscito nell’impresa di aprire ancor peggio il 2024, letteralmente preso a pallonate dai volenterosi ragazzi della Juventus Next Gen. Dispiace, come sempre, per i coraggiosi tifosi che si sono sobbarcati l’onere di quest’ennesima lunga trasferta, più che altro con lo scopo quasi principale di mostrare a tutta Italia lo striscione ormai storico con la scritta “Sebastiani vattene”.
Saranno naturalmente inascoltati, come sempre, in quanto come più volte scritto e ripetuto, il presidente ha creato un’abile sorta di auto ingabbiamento, che grazie alla ben note fidejussioni lo rende ostaggio di sé stesso. Nessuno potrà mai prenderne il posto in maniera naturale, così che ogni possibile sogno di poter tornare anche solo in minima parte agli antichi fasti, è destinato a rimanere tale.
Un’intera generazione di genitori tifosi che non potrà trasmettere ai propri figli la passione per i colori biancazzurri, perché senz’anima e amore, in un’era social già così difficile da gestire per le nuove leve, il passaggio del testimone rischia seriamente di non trovare una giovane mano a cui essere consegnato. Un danno irreversibile, a cui solo la Storia un lontano giorno potrà fare giustizia, quando chi scrive e chi legge non ci sarà più, ma le testimonianze che pochi stanno lasciando troveranno di certo chi vorrà raccoglierle, per raccontarle lontano dai microfoni senza contraddittorio, finalmente con spietata onestà e cruda, ma necessaria, verità.
Chissà quanti decenni dovranno ancora passare prima che il fato faccia il suo inevitabile corso e dalle ceneri di quella che un tempo fu una delle provinciali più belle e calde che il calcio nostrano abbia mai mostrato, potrà risorgere, come un’araba fenice, quella squadra che sapeva far battere i cuori di un’intera regione e non solo.
Tutto questo a meno che, nel frattempo, qualcuno non riesca ad inventare una macchina del tempo, in grado di riportare indietro un viaggiatore capace di spiegare all’ex presidente De Cecco cosa accadrà del Delfino se non eviterà di consegnarlo a chi lo ha trascinato nel baratro dell’anonimato calcistico. Anche se, fantascienza a parte, il dubbio che l’ex proprietario lo abbia fatto apposta per dimostrare che senza di lui il Pescara avrebbe finito per fare una fine ingloriosa, ebbene lo abbiamo, il che ci potrebbe togliere anche questo sogno irrealizzabile.
La prossima inutile gara si disputerà lunedì 15 gennaio alle ore 20:30. Il Perugia farà visita ai resti zemaniani: in palio nientepopodimeno che il virtuale quarto posto del girone B di serie C!