Mattia De Ioris e Fabio Di Fonzo riabbracciano il Pescara Nuoto e Pallanuoto. I due prodotti del settore giovanile del Delfino si aggregano al gruppo guidato da mister Paolo Baiardini, che da qualche settimana ha iniziato la preparazione in vista del prossimo campionato di Serie B.
De Ioris e Di Fonzo erano già stati annunciati dalla società della presidentessa Stefania Scolta in qualità di allenatori delle giovanili; oltre a rinforzare il roster della prima squadra, i due infatti vanno a ricoprire importanti incarichi tecnici alla guida di due delle nostre rappresentative giovanili. In tal senso, De Ioris ha assunto la guida della formazione Under 16, mentre Di Fonzo quella della squadra Under 14.
Adesso però, quello che più conta è che i due possano aggregarsi al gruppo della prima squadra e scendere in vasca per poter iniziare in questo modo la preparazione verso l'inizio della nuova stagione.
“Sono molto felice di tornare al Pescara N e PN” spiega De Ioris. “È la società dove sono cresciuto, il legame affettivo è grande e qui ho ricordi bellissimi. Non vedo l'ora di iniziare gli allenamenti con mister Baiardini, conoscere i nuovi compagi e riabbracciare i vecchi”. E ancora: “Voglio aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Siamo un gruppo nuovo, in fase di costruzione, ma con il tempo diventeremo consapevoli e pronti per un grande campionato. Ringrazio la presidentessa Stefania Scolta, il direttore sportivo Giampiero Lattanzio tutta la società per la fiducia. Darò tutto per riportare Pescara dove merita”.
Parole analoghe quelle usate da Di Fonzo: “Sono contento di tornare nella squadra dove tutto è iniziato. Qui ritrovo vecchi amici e allo stesso tempo sto conoscendo compagni nuovi e talentuosi”. Poi aggiunge: “C'è un bel progetto e sono fiducioso che faremo un buon lavoro insieme. Ringrazio la società per aver creduto in me e per avermi voluto: sono pronto a dare il mio contributo”.
Quindi le parole del ds Giampiero Lattanzio: “È un doppio ritorno che mi riempie di gioia. Hanno iniziato con noi da bambini, per poi fare tutta la trafila nelle giovanili, fino all'arrivo in prima squadra, dove abbiamo condiviso gioie e dolori. Ora tornano ancora più maturi, per aiutare i compagni e dare l'esempio ai ragazzi più giovani”.