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Il Lunedì del Delfino

L'ultima magìa prima del finale

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In via del tutto eccezionale, visto che ieri si è disputato il primo atto della finale play off e in coincidenza con la festa della Repubblica, il nostro consueto editoriale dedicato al Delfino esce con 24 ore di ritardo.

La gara d’andata come tutti sanno è terminata con la vittoria dei biancazzurri, corsari per la seconda volta in stagione al Libero Liberati di Terni. Lo 0-1 finale, grazie alla marcatura di Gaetano Letizia, con un tiro da fuori area deviato, non da ancora sufficienti garanzie in vista del decisivo match di sabato prossimo, ma sicuramente si tratta di un viatico su cui chiunque avrebbe messo la firma.

Partita fortemente condizionata dall’espulsione dopo pochi minuti dal fischio d’inizio del rossoverde Andrea Vallocchia, per un bruttissimo fallo da dietro nei confronti di Squizzato, poi sostituito da Baldini, sia perché ormai claudicante, sia perché a sua volta ammonito. Il centrocampista ternano non solo ha lasciato in inferiorità numerica i suoi praticamente per l’intero incontro, ma ha privato la squadra del suo importantissimo supporto, per grinta e tecnica. Il Pescara ne ha chiaramente approfittato, gestendo il gioco e tenendo palla, sebbene abbia dovuto rinunciare alla sua arma migliore, il gioco di rimessa, giacché gli umbri si sono chiusi a riccio in difesa del risultato per puntare il tutto per tutto sulla sfida di ritorno. All’Adriatico gli uomini di Silvio Baldini dovranno fare molta attenzione, soprattutto nel tenere alta la giusta tensione, senza minimamente pensare di avercela già fatta.

Sembra davvero incredibile, se ricordiamo come stesse giocando male l’undici biancazzurro fino a poco più di un mese fa, credere di essere ad un passo dalla vittoria, ma se il calcio è lo sport più bello e impronosticabile del pianeta ci dovranno pur essere dei motivi.

Una delle considerazioni più suggestive e, a proposito, assolutamente non immaginabili ad inizio stagione, riguardano la “forza” del girone B rispetto agli altri due. Non solo, comunque vada, consegnerà al prossimo campionato cadetto una seconda squadra oltre la Virtus Entella, ma quest’ultima si è anche aggiudicata la Supercoppa in palio fra le vincitrici dei tre raggruppamenti, ai danni di Padova e Avellino, mentre pure la Coppa Italia è stata appannaggio di una compagine del medesimo girone: il Rimini. Sarà stato un caso? Forse, ma intanto agli archivi andranno tutte queste sentenze, che renderanno ulteriore motivo di lustro alla vincitrice.

Sabato 7 giugno, con inizio alle ore 21:15, ventimila tifosi proveranno a spingere l’undici locale verso l’agognato ritorno in una categoria più consona alle aspettative di questa città e non solo. Per ora non resta che proferire tutti gli scongiuri del caso, mentre le considerazioni sul futuro del Delfino le destiniamo al prossimo ed ultimo editoriale di questa rocambolesca stagione, sperando di poter argomentare finalmente, dopo tanti anni di cocenti delusioni, un successo tanto atteso quanto insperato.  

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