Pescara – Venezia di sabato scorso ha regalato più emozioni che punti al Delfino e ai suoi tifosi, ma per ora va bene così. Passando da un eroe all’altro abbiamo assistito a un virtuale passaggio del testimone, almeno si spera. Prima con Alessandro Plizzari, il super portiere biancazzurro, simbolo della finalissima play off contro la Ternana, che ha riportato il Pescara in B dopo quattro lunghi e tristi anni, osannato e premiato nei minuti precedenti l’incontro, che lo ha poi visto sedersi mestamente in panchina (che spreco non veder giocare un simile giocatore), infine con Antonio Di Nardo, l’attaccante teoricamente di riserva del Delfino, entrato in campo a un quarto d’ora dal termine per riprenderla e pareggiarla.
A parte il risultato finale, 2-2, ampiamente scontato alla vigilia, come avevamo facilmente pronosticato la sera prima, nel corso della prima puntata della trasmissione PRENDILA COSI’, condotta da Silvio Sarta e trasmessa su LAQTV, canale 12 del digitale terrestre, si è trattato di un match pirotecnico, con un arbitro, l’aquilano Federico Dionisi, non propriamente all’altezza, forse perché anche condizionato dall’appartenenza alla medesima regione del Pescara (una regola a nostro avviso sbagliata, in quanto il direttore di gara sembra debba dimostrare a tutti i costi la sua neutralità , finendo così per commettere tanti errori di valutazione, nelle decisioni dubbie).
Ad ogni modo, sebbene la classifica parli ancora a sfavore di Brosco e compagni, era assolutamente necessario sbloccarsi, per evitare di cadere in depressione a campionato appena iniziato. L’avevamo scritto la scorsa settimana che in serie B un buon allenatore può parzialmente supplire al deficit di una Rosa incompleta e, sulla carta, inferiore alle rivali e Vivarini lo ha dimostrato, almeno nell’ambito di questa gara. Non tanto all’inizio, quando ha schierato una formazione poco equilibrata, quanto per come ha saputo infondere coraggio alla squadra, che non ha mollato e ha sapientemente corretto con i giusti cambi.
C’è ancora tantissimo da lavorare e si spera che a gennaio si possa ritoccare questo gruppo, ma almeno oggi sappiamo che si potrà lottare, se non alla pari, almeno con buoni propositi, contro le altre compagini.
Con rinnovato entusiasmo ora ci si prepara per la seconda gara consecutiva da disputare fra le mura amiche e, combinazione, con un’altra squadra appena retrocessa dalla serie A: l’Empoli. L’appuntamento è per domenica 21 settembre, con fischio d’inizio alle ore 17:15