L'australiano Adam Hansen (Lotto Belisol) vince per distacco la sesta tappa della 96esima edizione del Giro d'Italia, la San Salvo-Pescara di 176 chilometri. Cambia la maglia rosa: dalle spalle di Luca Paolini il simbolo di leader della corsa a tappa passa su quelle dello spagnolo Benat Intxausti (foto), del team Movistar. Ma la notizia e' il ritardo di Bradley Wiggins, dovuto a cadute sull'asfalto viscido per la pioggia.
E per il britannico si tratta di un gap di 1 minuto e 32 sulla nuova maglia rosa e di uno e 27 su Vincenzo Nibali. Oggi c'e' la cronometro e Wiggins, specialista nelle gare contro il tempo, provera' ad annullare il diovgario, o quanto meno a recuperare posizioni in classifica. Intxausti, di origini basche, e' uomo di punta della Movistar insieme a Jaun Jose Cobo, e proprio sulle strade di salita - come la tappa di ieri presentava - da' il meglio di se'.
L'obiettivo dichiarato alla vigilia del Giro era quello di chiudere nella top ten della classifica generale, ma intanto ieri era al vertice della corsa, grazie a quei cinque secondi che aveva su Nibali e con il quale e' arrivato al traguardo di Pescara, secondi che gli hanno appunto consentito di avere la meglio sul siciliano per la conquista della momentanea leadership. Quanto al vincitore di tappa, l'australiano Hansen e' un ciclista dalle caratteristiche di passista e l'ha dimostrato ampiamente ieri con una fuga a lunga gittata.
E' partito al 30° km dalla partenza da San Salvo ed e' arrivato da solo, dopo 147 km di corsa solitaria, con un vantaggio di circa un minuto sugli immediati inseguitori, tra i quali appunto Intxausti e Nibali con il beniamino di casa Danilo Di Luca e Battaglin. Oggi Hansen festeggia il compleanno e si e' fatto questo regalo tutto speciale.
Quanto agli altri, le cadute hanno coinvolto anche altri oltre a Wiggins. Lo stesso Nibali ne ha fatto le spese quando e' andato in fuga nell'ultima discesa: aveva preso un vantaggio interessante, l'obiettivo era lasciarsi dietro Wiggins e altri, cosi' da mettere fieno in cascina e difendersi dal ritardo che oggi potrebbe accusare nella crono, ma nell'affrontare una curva e' andato dritto, e lo stesso e' capitato in un'altra curva.
Tra i caduti di ieri anche Emanuele Sella che, da scalatore, provava a fare selezione e corsa a se' nelle salite durissime (pendenze del 18%) del teatino e poi perdeva tutto.