Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Villa Badessa, cultura e tradizioni

la FIDAPA Pescara organizza una visita ad un luogo storico della Provincia di Pescara

Condividi su:

Villa Badessa, piccola frazione del Comune di Rosciano, dal 1743 ospita un insediamento di popolazione albanese fuggita dalla persecuzione turca. Già altre comunità si erano insediate in altre pari d’Italia, Campania, Molise, Calabria e Sicilia, ma essa trovò accoglienza nel Regno di Napoli ad opera di re Carlo 3° di Borbone che donò loro terreni per l’insediamento e mezzi per sopravvivere.

Oggi circa 400 persone vivono nella comunità e conservano ancora il rito bizantino greco per le funzioni religiose.

La piccola comunità costruì le case ai lati di un corso principale, con una parete cieca verso la strada che partiva dalla chiesa. Ancora oggi si legge questa tipologia urbanistica e in qualche casa si può ancora vedere l’antica distribuzione interna dei locali.

La chiesa dedicata a Santa Maria Assunta fu costruita nel 1754 e in essa si celebra il rito greco bizantino e fa capo all’Eparchia di Lungro in Calabria.

La gita al luogo di oggi domenica 27 novembre, è stata organizzata dalla FIDAPA Sezione di Pescara che, con questa iniziativa, ha voluto cominciare un percorso di conoscenza della realtà abruzzese da fare con le socie in vari periodi dell’anno. 

Molte altre persone hanno preso parte all’evento creando un gruppo affiatato che ha partecipato al rito religioso e alla successiva visita al Museo. A far da cicerone il signor Ranalli, dell’Associazione Culturale Villa Badessa, che ha illustrato le numerose icone presenti in chiesa e le tradizioni relative ai battesimi e matrimoni.

Nel Museo sono conservati oggetti e costumi tradizionali che ancora oggi vengono indossati per valorizzare le tradizioni. La lingua che si parlava era l’arbereshe, quasi del tutto scomparsa. Oggi questa antica lingua è parlata solo da qualche persona anziana.

Villa Badessa, che pare prenda il nome da Abadessa soprannome della famiglia Taddei di Pianella che teneva in enfiteusi i terreni donati agli albanesi dal re, è uno dei tanti luoghi di cui è ricco l’Abruzzo e che varrebbe la pena di visitare per la conoscenza del territorio regionale.

Condividi su:

Seguici su Facebook