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Oltre 300 studenti del liceo Galilei coinvolti in un progetto di responsabilità sociale d’impresa

Sono stati organizzati quattro momenti formativi, tra cui un incontro tra i ragazzi e il team management dell'azienda

Redazione
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Oltre 300 ragazzi del liceo Galilei di Pescara sono stati adottati da Lab160, azienda della provincia di Teramo. Questa impresa, in collaborazione con OSM EDU - realtà dedicata all'orientamento formativo dei giovani adolescenti,  ha intrapreso con loro un percorso formativo per aiutarli a capire le prime dinamiche che interessano il mondo del lavoro. Sono stati organizzati quattro momenti formativi, tra cui un incontro tra i ragazzi e il team management dell'azienda, per avviare un confronto proficuo tra generazione Z, famiglie e mondo del lavoro. 

In occasione del primo incontro, gli studenti hanno svolto un questionario di 50 domande - che si chiama OSM TALENT - che ha permesso loro di avere una visione più chiara del proprio futuro, poiché consente di individuare le diverse attitudini e comprendere quali talenti hanno spazio di miglioramento, al fine di affiancarli in un percorso di consapevolezza e valorizzazione del proprio potenziale. Da qui, gli incontri successivi hanno permesso di analizzare i risultati del test, di confrontarsi con le famiglie e con gli imprenditori dell'azienda per far scoprire agli studenti il mondo del lavoro e le sue dinamiche.

Il progetto: avvicinare la scuola all’impresa

L’azienda in collaborazione con OSM EDU - realtà dedicata all’orientamento formativo dei giovani adolescenti che si basa sui metodi di formazione manageriale del gruppo di consulenza aziendale per piccole medie imprese OSM International Group, rivisitati e declinati per adeguarsi al contesto dei più giovani, ha scelto di adottare 14 classi terze dell’Istituto Galileo Galilei, per un totale di 332 studenti.

È iniziata così una nuova e importante collaborazione; con i ragazzi è stato intrapreso un percorso formativo per aiutarli a capire le prime dinamiche che interessano il mondo del lavoro. Il focus del progetto è infatti aiutare le nuove generazioni a scoprire i propri talenti grazie a uno strumento, studiato da OSM EDU, chiamato OSM TALENT.  Si tratta di un questionario di 50 domande che permette ai ragazzi di avere una visione più chiara del proprio futuro: consente di individuare le loro attitudini e comprendere quali talenti hanno spazio di miglioramento, al fine di affiancarli in un percorso di consapevolezza e valorizzazione del proprio potenziale.

Le fasi del lavoro e le reazioni degli studenti

Il progetto si articola in quattro fasi. Viene organizzata una prima presentazione dell'iniziativa a scuola, segue un incontro conoscitivo con i ragazzi e l'esplorazione delle loro attitudini attraverso il questionario per proseguire con l'organizzazione di un momento dedicato all’analisi dei profili attitudinali emersi. L’esperienza termina con l'incontro a scuola con i titolari dell’azienda sostenitrice del progetto, Lab160.

Il progetto ha coinvolto l’azienda, la scuola e le famiglie. "In Lab160 lavoriamo da sempre per migliorare le persone e le aziende. Sappiamo che per arrivare pronti alle sfide del mercato, il processo da innescare deve partire da lontano, dalla scuola”, ha dichiarato Pasqualino Scarpantoni, Coordinatore Area Adriatica e Roma e ha aggiunto “Innescare nei giovani l’idea che credere vuol dire creare è per noi una grande sfida, oltre che un lavoro necessario per formare le future generazioni.  Vogliamo che gli studenti diventino abili nel pensare che i sogni possono diventare realtà! Questa capacità va allenata”. In un periodo in cui i giovani sono sfiduciati, questa iniziativa ha avuto lo scopo di provare a creare connessioni e opportunità. 

Il Dirigente Scolastico, il professor Carlo Cappello, ha affermato: “Questo progetto è una grande opportunità per permettere ai nostri studenti di affrontare consapevolmente la scelta dei propri percorsi di studio e lavoro”. E precisa: “Oggi la didattica orientativa è prevista dalla normativa; noi abbiamo anticipato i tempi in quanto abbiamo sempre ritenuto fondamentale accompagnare i nostri studenti in un percorso continuo di scelta. Le nostre prime collaborazioni con le aziende e con OSM EDU risalgono, infatti, al 2018. Credo sia un aspetto fondamentale da portare a scuola, che è un luogo che aiuta a maturare le proprie consapevolezze. La cura e l’attenzione verso gli studenti si traduce nell’offrire opportunità, di cui l’esperienza con OSM EDU è un esempio, per porre i ragazzi al centro delle loro scelte, aiutandoli a conoscere sé  stessi e la realtà attorno a loro". 

I ragazzi hanno dichiarato di trovare il progetto interessante proprio perché li ha aiutati a cogliere, con praticità, le proprie passioni. “Tutti hanno partecipato attivamente all’iniziativa. Tanti i feedback di speranza. Per molti di loro, hanno affermato che quest’esperienza li ha aiutati a svegliarsi dal torpore quotidiano”, ha dichiarato Cappello. Molto felici le famiglie che sono state coinvolte nel progetto e sono state chiamate a intervenire e a partecipare a uno degli incontri, sentendosi così più partecipi della vita e delle scelte dei ragazzi. 

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