Inaugurati i nuovi spazi della Biblioteca Polo Pescara, in un edificio annesso alla sede universitaria di viale Pindaro, dopo gli allagamenti che la misero fuori uso con danni anche al patrimonio librario. Il vicepresidente del consiglio regionale, Antonio Blasioli, era presente alla cerimonia e ha parlato di “un giorno di grande significato per la comunità accademica dell'università degli studi G. d'Annunzio e per l'intera città di Pescara”. Per Blasioli, questa struttura “rappresenta un investimento sul futuro, sulla crescita culturale del nostro ateneo e sullo sviluppo sociale della popolazione studentesca. Un traguardo per i nostri ragazzi, da sempre alla ricerca di spazi in cui studiare e fare ricerche”.
Il rettore Liborio Stuppia, il pro rettore del campus di Pescara, Tonio Di Battista, e il direttore delle biblioteche di ateneo, Enzo Fimiani, “hanno scommesso sul valore pedagogico della biblioteca e sono riusciti a concludere la ristrutturazione in tempi record”, dice Blasioli. Oggi l'edificio si presenta non solo come un luogo di studio, ma soprattutto come uno spazio aperto a disposizione della città, dotato di un'ampia gamma di servizi all'avanguardia.
Le sale studio, l'area per la consultazione e la nuova sala riviste, tornata nella sede originaria, “sono ambienti perfettamente attrezzati per l'approfondimento e la ricerca. In un'epoca in cui gli spazi pubblici dedicati allo studio individuale e di gruppo sono sempre più richiesti, la Biblioteca Polo Pescara diventa un simbolo della crescita del nostro ateneo e una risorsa preziosa al servizio della comunità”, aggiunge Blasioli.
“Sono certo che, con il progetto di allungamento degli orari di apertura dalle 19 fino a mezzanotte, così come annunciato dai vertici dell'ateneo d'Annunzio, si riuscirà a venire ulteriormente incontro alle reali necessità di una popolazione studentesca sempre più dinamica e con ritmi di vita frenetici. È dovere delle istituzioni offrire ai giovani spazi sicuri e stimolanti dove poter approfondire i percorsi accademici anche durante le ore serali, quando le biblioteche tradizionali chiudono i battenti”, conclude il vicepresidente del consiglio regionale.