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Futsal, Pescaramarcord di Ivo Jukic

Jukic: "Per il 2014 voglio tanta felicità per tutti i miei amici e tifosi a Pescara. E per la Società voglio che questo anno porti anche i grandi risultati perché questi sono l’unica cosa che le manca"

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Un nome che risuona eufonico, che scivolava dietro alle consonanti liquide di Canabarro: quello di Ivo Jukic, l’ex blasonato estremo difensore del Pescara C5. Ora baluardo della formazione FK Nikars Riga, corroborato dalle esperienze passate, Jukic riserva un posto speciale al ricordo della sua stagione pescarese. I suoi auguri per il nuovo anno alla Squadra, alla Società e ai tifosi biancazzurri suggeriscono più di quanto direbbe un formale “auguro”: Ivo sa regalare il pensiero di un intenso “voglio”…

Non c’è oggi senza ieri: quali sono state le tappe fondamentali nella carriera di Ivo Jukic? E, soprattutto, chi è oggi Ivo Jukic?

"La tappa fondamentale per me è stata la stagione 2005/2006 quando sono diventato primo portiere della mia prima società, la MNK Spalato e della Nazionale croata. La seconda stagione molto importante per me è stata quella dell’Europeo in Croazia: giocare davanti a 15000 tifosi a casa propria è una cosa indimenticabile. Oggi gioco a Nikars, nella squadra campione della Lettonia dove mi sto preparando per Europeo che è molto vicino. In Belgio speriamo di dimostrare che pure fuori casa possiamo fare un buon Europeo".

Il tiro più imprendibile che hai parato e il gol preso che ti ha segnato di più? La partita più importante mai giocata?

"Il gol segnato dalla Repubblica Ceca 5 secondi prima della fine per il quale siamo usciti dall’Europeo in Ungheria è di sicuro quello più doloroso che ho preso nella mia vita. Non ho una mia parata preferita… ma la partita più importante giocata è senza dubbio quella contro l’Ucraina che ha permesso alla mia Nazionale di entrare per la prima volta in semifinale di un Europeo".

Hai avuto modo di seguire il girone infernale d’andata della tua ex squadra?… Immagino che nel tuo nuovo approdo la classifica ti abbia sorriso di più: quali sono gli obiettivi che ti proponi di raggiungere in questo nuovo anno?

"Sembra impossibile vedere questa squadra all’ultimo posto… Ho visto più o meno tutte le partite in streaming e, per come ha giocato, di sicuro non merita di stare confinata in quella posizione. È mancata tanta fortuna. Sono sicuro che nel girone di ritorno il Pescara C5 tornerà al posto che merita. Ho tanti amici a Pescara e continuo a tifare per loro. In Lettonia ho trovato una società molto ambiziosa. È sufficiente dire che ha portato l’allenatore e il capitano dal Portogallo. Per adesso siamo sulla strada giusta per fare buoni risultati in questa stagione".

Il ricordo più bello che hai di Pescara e del futsal a Pescara. L’augurio che fai alla squadra e ai tifosi per il 2014…

"La partita contro l’Asti a casa nei playoff è stata un’esperienza bellissima: sono tuttora dispiaciuto che non abbiamo vinto; i tifosi avrebbero meritato una vittoria di un simile calibro per tutto il supporto che hanno dato durante la stagione scorsa. Per il 2014 voglio tanta felicità per tutti i miei amici e tifosi a Pescara. E per la Società voglio che questo anno porti anche i grandi risultati perché questi sono l’unica cosa che le manca".

Tornerai, ti piacerebbe tornare in Italia?

"A giugno sono libero e tornare in Italia è una possibilità. Se arriva un’offerta buona è certo che preferirei stare vicino a casa e in un Paese che già conosco e dove mi piace abitare".

Grazie, Ivo. E che davvero volere sia per tutti potere!                    

                                                                                                                                                                                      D.G.87

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