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Lo straordinario coraggio del soldato di Montesilvano Alberto Marzuoli

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Alberto Marzuoli nacque a Montesilvano (PE), il 10 febbraio del 1910, da Gaetano (ventiseienne "cuoco" nato a Pianella e figlio di  Carmine "calzolaio" e Elisabetta Maurizio "lavoratrice") e da Adelaide Alvise (ventiduenne "casalinga").

I suoi genitori si erano sposati a Montesilvano il 1 dicembre del 1906. 

Alberto si trovò a combattere, da volontario, in Africa Orientale per l'Impero. Il giovane abruzzese conquistò medaglie, croci di guerra ed encomi.

Ecco le tre motivazioni dei vari riconoscimenti:

  1. "sergente maggiore di contabilità, in sosta con le salmerie di una batteria da montagna eritrea, accortosi che questa era entrata improvvisamente in azione, di propria iniziativa, accorreva sulla linea dei pezzi e, sotto il fuoco della fucileria avversaria, si prodigava, con perizia e sprezzo del pericolo nel coadiuvare, per tutta la durata dell'azione i propri ufficiali. – Govò Neverit, 25 dicembre 1935-XIV";
  2. "degente maggiore della 6° batteria da montagna indigeni. – Sottufficiale di contabilità di una batteria indigeni, volontario in A.O., durante uno scontro con nuclei ribelli, appostatosi su munite posizioni, incurante del pericolo, si portava spontaneamente sulla linea di fuoco, dando serenità e coraggio, al comandante della batteria, largo contributo della sua capacità e del suo valore. – Monte Uru, 20 dicembre 1936-XV";
  3. "sergente maggiore della 6° batteria someggiata coloniale. – Sottufficiale di contabilità di batteria indigeni, durante un combattimento con forze ribelli, incurante del vivo fuoco nemico accorreva a prestare la sua opera sulla prima linea. Rimasti feriti alcuni serventi, si prodigava infaticabilmente con ammirevole serenità e coraggio per mantenere la piena efficienza dei pezzi, incitando con l'esempio e la parola gli ascari. – Gogetti, 20 febbraio 1937-XV". 
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