Durante il periodo estivo si presenterà - nella galleria “Fuoricatalogo” di via de’ Calderai 3 a Spoltore - la mostra “L'altra comunicazione (fuori dalla rete della rete)”; l’inaugurazione è prevista sabato 28 giugno alle ore 21. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 28 settembre. Ingresso libero. Informazioni ai numeri 320.66.66.401 e 327.098.23.89.
“Pensiamo che l’Arte sia in grado di sterilizzare lo strumento di comunicazione, rendendolo universalmente comprensibile e in grado di proporre valide alternative non solo al modello dominante ma intanto al concetto stesso di “modello”. L'Arte è comunicazione perché l’opera d’arte è atto politico e sociale e ha il valore meditativo di un trattato filosofico; l'opera è un lascito ereditario alle generazioni future, che permetterà loro di leggere il nostro mondo. Crediamo poi che il concetto di altra/altro debba essere elemento portante della società: ecco il perché del titolo “L’altra comunicazione”. Con il sottotitolo “(fuori dalla rete della rete)” vogliamo poi evidenziare i rischi legati al condizionamento della rete e delle tecnologie esasperate e senza controllo universale nelle comunicazioni a tutti i livelli”, si legge in una nota della galleria.
“L’Arte che proponiamo in questa lunga mostra estiva entra nel “contenitore” conosciuto come Outsider Art: un mondo ai margini di schemi, categorie e correnti artistiche regolati esclusivamente dal mercato. L’Outsider Art è astrazione istintuale, nel suo duplice significato artistico e comportamentale; assoluta libertà di espressione e di comunicazione; altro punto di vista; completezza di riflessione; visione primordiale; apparente regressione che nasconde uno stato di avanzamento evolutivo; eccitazione culturale, di una cultura resa pura dall’assenza di cultura concettualizzata. Questo perché quest’Arte propone un pensiero, un punto di vista, una linea di comunicazione non condizionati né intermediati dalle sovrastrutture oggi assorbite inconsapevolmente dalla società. Il mondo “outsider” coglie aspetti che la “normalità” imposta non vede; insegna la completezza di una situazione, di un fatto sociale, di un’emozione. Infrangendo il modello dominante contribuisce allo sviluppo dello spirito critico, elemento oggi indispensabile in questa società sempre più programmata esclusivamente alla produzione e al consumo”.