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Inaugurata sabato in via De Amicis la collettiva d'arte "Oltre lo sguardo"

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Sabato 6 giugno alle 19 si è inaugurata presso lAtelier d’Art di Diana Ferrante nella centralissima via De Amicis a Pescara la mostra collettiva d’Arte contemporanea dal titolo “Oltre lo sguardo” curata dal noto critico d’arte prof. Massimo Pasqualone.

In mostra le opere di Concetta Iaccarino, Gelsomina Rasetta, Ada Pianesi Villa, Sara Quida, Virginia Di Saverio, Stefano Giacintucci, Carmine Galiè, Paola Di Paolo, Leonardo Paglialonga, Maria Basile, Corradino e Cristian Le Piane, Antonio Natale Di Maria, Roberta Medoro, Claudio Di Gregorio, Sara Rapposelli, Mirco D’Ezio, Elena Cilli, Matteo Balducci, Deanna Pavone.

Venti artisti del panorama artistico abruzzese invitati per una mostra che proseguirà fino al 13 giugno, visitabile negli orari di apertura dell’Atelier. Una galleria inaugurata a dicembre 2014 grazie alla titolare Diana Ferrante che della sua passione artistica ne ha fatto un’attività imprenditoriale con tanto coraggio visti i tempi che corrono. Uno spazio messo a disposizione degli artisti per mostre d’arte personali e collettive.

Gli artisti in mostra - afferma il curatore della mostra Massimo Pasqualone - hanno riflettuto sul meta-sguardo, in altri termini su ciò che va oltre quello che normalmente si vede, liberando sulla tela o sulla pietra le proprie emozioni interiori. Lo sguardo dell’artista non è mai superficiale, va oltre il dato sensibile. Gli artisti hanno espresso la loro interiorità attraverso la scelta di colori diversi per esprimere, estroiettare le proprie ‘emozioni cromatiche’ (sottotitolo della mostra) e trasmetterle ai fruitori, agli osservatori delle proprie opere. L’artista, ‘palombaro dello spirito’, attinge al serbatoio dei suoi ricordi e delle sue emozioni, per trasmettere il proprio messaggio con una tecnica e una ricerca sempre personali”.

Alla fine gli artisti si sono “auto-presentati” e hanno parlato della propria opera in esposizione, creando un clima di condivisione e di confronto a discapito dell’“autoreferenzialità”. Ci sono stati momenti interessanti quanto ai contenuti e alle tecniche adoperate che hanno fatto da collante al gruppo dei presenti.

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