MIGLIORAMENTO FLUSSI PASSEGGERI NELL'AEROSTAZIONE
Negli ultimi anni l'Aeroporto d'Abruzzo ha visto finalmente rinnovata la propria area Arrivi Internazionali, essendo la precedente sottodimensionata ed ormai antiquata. La nuova area Arrivi è strutturata in modo da far defluire il flusso passeggeri provenienti dal baggage claim verso un ampio salone posizionato all'estremità Ovest dell'aerostazione, ove i visitatori attendono i passeggeri.
Tale sala è attualmente dotata di due uscite: la prima, costituita dal corridoio che la collega alle postazioni Rent a Car ed al resto dell'aerostazione, la seconda una porta automatica diretta al Parcheggio interno dell'Aeroporto.
L'apertura di quest'ultima porta di collegamento diretto tra la nuova area Arrivi ed il parcheggio ha comportato un consistente spostamento dei flussi di passeggeri e visitatori: mentre costoro in precedenza dovevano attraversare almeno in parte l'aerostazione, fruendo delle uscite principali e transitando di fronte a numerose attività commerciali, oggi la piccola porta scorrevole della nuova area Arrivi si è convertita nella principale via di deflusso in uscita dall'aerostazione.
Tale circostanza ha prodotto alcuni effetti negativi:
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Il mancato passaggio di potenziali consumatori all'interno dell'aerostazione. Una sosta minore dei passeggeri/ospiti all'interno dell'aerostazione comporta minori introiti per le attività commerciali ubicate nella stessa e, indirettaamente, minori entrate per la S.A.G.A., a causa dell'instabile attività economica dei suoi locatari.
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Il deflusso eccessivo di persone in un'area del parcheggio non attrezzata, priva di pensiline, lontana dalla fermata dei bus e dalle fermate ufficiali dei Taxi.
Conseguenze: frequente sosta selvaggia da parte dei tassisti di fronte a tale uscita, deflusso caotico di persone nella viabilità interna al parcheggio e, infine, una prima immagine della città e dell'aeroporto piuttosto infelice.
Di recente, ho finalmente avuto modo di constatare la chiusura della suddetta porta automatica, la quale però continua a recare un vistoso cartello recante la scritta “Uscita – Exit”. Sarebbe opportuno rendere definitiva tale chiusura e spostare il cartellone in modo da indicare l'uscita attraverso il corridoio principale dell'aerostazione.
In conclusione, suggerisco la chiusura definitiva dell'uscita della nuova area Arrivi diretta al parcheggio e la sua sostituzione con una semplice porta d'emergenza allo scopo di riequilibrare i flussi passeggeri interni all'aerostazione, preservando al tempo stesso la sicurezza dello stabile. Il deflusso di passeggeri ed accompagnatori attraverso il resto dell'aeroporto farà confluire sulle attività commerciali un maggior numero di consumatori e, indirettamente, introiti più stabili e significativi per la S.A.G.A. spa.
INDIVIDUAZIONE NUOVE FONTI D'ENTRATE PER LA S.A.G.A.
Come ottimizzare le risorse che la S.A.G.A. riceve dalle seguenti fonti di entrate?
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Tariffe a carico di passeggeri e Rent a Car per la sosta nel parcheggio interno all'Aeroporto;
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Canoni d'affitto pagati per spazi commerciali, sale convegni e affitto spazi pubblicitari.
1) L'Aeroporto d'Abruzzo dispone di un parcheggio a pagamento da circa 700 posti auto. La S.A.G.A. dichiara nella Relazione sulla Gestione dell'Aeroporto relativa all'anno 2015 di aver rimandato la costruzione di un parcheggio multipiano a causa dello scarso tasso di riempimento del parcheggio a raso esistente (~60%).
Come indicato nella Relazione sulla Gestione 2015, la presenza vicina del grande parcheggio gratuito dell'ipermercato Auchan gioca a sfavore del nostro interesse.
Ciononostante, piuttosto che limitarsi a considerare la prossimità di Auchan come un problema, occorre riflettere su come trasformare tale circostanza in un elemento a nostro favore. Il parcheggio di Auchan non è aperto h24: l'ingresso viene infatti chiuso da una sbarra ogni notte.
La Dirigenza S.A.G.A. potrebbe negoziare con quella del centro commerciale l'affissione, nel parcheggio dell'ipermercato, di cartelli indicanti il divieto di sosta nel parcheggio a servizio di Auchan negli orari di chiusura dello stesso, pena la segnalazione alle autorità competenti. Tale misura non sottrarrebbe alcun profitto all'ipermercato, liberandone anzi il parcheggio da auto in sosta che nulla hanno a che fare con i consumatori in visita, giovando sicuramente anche alla prevenzione di furti presso lo stesso.
Se riusciremo a mostrare alla Dirigenza del centro commerciale che ciò che è vantaggioso per l'Aeroporto presenta numerosi vantaggi anche per l'ipermercato, con ogni probabilità sarà possibile ottenere una più efficiente chiusura del parcheggio in questione nelle ore notturne e addirittura un apposito divieto ivi affisso in forma espressa.
La via Tiburtina e le strade prospicienti l'ingresso principale dell'aeroporto rappresentano anch'esse un'importante alternativa per coloro che devono parcheggiare la propria macchina allo scopo di imbarcarsi o recuperare parenti/amici in arrivo.
Come incentivare i passeggeri a parcheggiare in aeroporto e non nelle vie adiacenti?
Nel pubblicizzare l'offerta del proprio parcheggio a pagamento l'aeroporto dovrebbe far leva sui vantaggi della sosta all'interno dello stesso, in primis la maggiore sicurezza (“Viaggia tranquillo, noi ci prenderemo cura della tua auto”).
La S.A.G.A. potrebbe inoltre avviare un dialogo fruttuoso con i Comuni di Pescara e San Giovanni Teatino: i parcheggi liberi prospicienti l'aerostazione lungo la Tiburtina potrebbero essere riservati a residenti e/o attività di carico e scarico relative alle attività produttive presenti in zona.
I Comuni in questione potrebbero anche classificare tali parcheggi come “riservati a sosta breve di max 20 minuti”, facendo un'eccezione per i residenti.
Un'altra alternativa a disposizione di passeggeri e/o visitatori intenzionati ad eludere la sosta nel parcheggio interno è la sosta abusiva lungo il muro di cinta che costeggia l'aeroporto sulla Tiburtina, la quale spesso crea problemi alla viabilità ed ostruisce la corsia riservata ai mezzi pubblici.
Anche con rispetto a questa situazione la Dirigenza S.A.G.A. dovrebbe intraprendere un dialogo con i Comuni di Pescara e San Giovanni Teatino: obiettivo, la riqualificazione del perimetro dell'aerostazione e degli spazi ad esso adiacenti.
Suggerisco inoltre di ridurre il tempo di sosta gratuita da 20 a 15 minuti, permettendo invece una sosta gratuita di 40 minuti a chi si presenti alla cassa in possesso di scontrino o tagliando emesso dalle attività commerciali interne all'aerostazione, prova di un acquisto di qualsiasi importo.
Tale strategia potrebbe spingere i tanti che ogni giorno si recano in aeroporto per aspettare parenti e amici in arrivo a trascorrere il tempo d'attesa comprando prodotti o consumazioni presso le attività commerciali interne all'aerostazione, dando loro ulteriore respiro e, indirettamente, una maggiore certezza d'entrate alla Società incaricata della gestione dell'aeroporto.
Infine, propongo di pubblicizzare maggiormente l'interessante offerta della “Tessera a scalare”, attraverso il sito dell'aeroporto e le sue pagine Facebook e Twitter.
La possibilità di ricaricare tale tessera direttamente online, dal sito abruzzoairport.com, oltre che recandosi di persona alla biglietteria dell'aerostazione (magari con offerte proporzionali alla somma caricata sulla tessera) permetterebbe sicuramente alla S.A.G.A. di aumentare rapidamente i propri introiti ed il tasso medio di riempimento del parcheggio.
2) Passiamo ora all'analisi dello sfruttamento di un'altra importantissima fonte d'entrate a livello aeroportuale: l'affitto di spazi pubblicitari all'interno dell'aerostazione.
L'Aeroporto d'Abruzzo si presenta purtroppo assai carente nello sfruttamento di tale strumento di finanziamento: l'aerostazione pullula infatti di spazi che potrebbero essere destinati a messaggi pubblicitari da affittare a esterni, e che al contrario restano inutilizzati.
La presenza di pareti vuote e l'assenza di sponsorizzazioni rilevanti (come ad es. fu quella del Montepulciano d'Abruzzo, anche se attingente a fondi pubblici) contribuiscono a depauperare le risorse della S.A.G.A. e a trasmettere l'immagine di un'aerostazione semivuota e sottoutilizzata a visitatori ed imprenditori potenzialmente interessati a pubblicizzarvi la propria attività (leggere le recensioni dell'Aeroporto d'Abruzzo sui principali siti web del settore).
Facciamo l'esempio di un aeroporto che ha visto crescere esponenzialmente il proprio bacino d'utenza e la redditività della propria gestione: l'Aeroporto di Pisa, gestito dalla SAT toscana.
L'aerostazione di Pisa, che negli anni è stata in grado di soffiare gradualmente a Firenze il titolo di “Porta della Toscana sul Mondo”, si presenta vivace e piena di pannelli pubblicitari, schermi che alternano immagini del paesaggio toscano e messaggi commerciali. Nonostante le ridotte dimensioni dell'aerostazione, le attività commerciali sono ben distribuite sia nel lato landside che in quello airside.
L'Aeroporto di Pescara vanta al contrario molti spazi frequentati dai passeggeri in transito e ciononostante sottoutilizzati, spazi che potrebbero essere attrezzati dalla S.A.G.A. allo scopo di ospitare cartelloni pubblicitari (destinati a hotel, pro loco, cantine, ristoranti abruzzesi, etc) da concedere in affitto a operatori economici locali.
Alcuni esempi di spazi interni all'Aeroporto d'Abruzzo idonei ad ospitare messaggi pubblicitari a pagamento e tuttavia non ancora utilizzati sono:
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La lunga parete interna del corridoio vetrato attraversato dai passeggeri in arrivo da zone extra-Schengen;
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L'intera sala destinata al baggage claim della Nuova Sala Arrivi Internazionali (che suggerisco di tappezzare letteralmente di schermi e cartelloni allo scopo di alternare immagini di paesaggi abruzzesi e spazi pubblicitari a pagamento);
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la sala d'attesa ove parenti e amici attendono i passeggeri in arrivo, oggi desolatamente vuota. Si fa inoltre presente che tale sala, oggi desolatamente vuota ed “arricchita” da un curioso “box-cappella”, potrebbe invece ospitare proprio all'interno di tale box un altro punto bar/edicola, da affittare a scopo commerciale.
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Le meste pareti dell'area gates e le balconate di vetro sottostanti la cupola, all'ingresso dell'aerostazione.
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Il parcheggio.
Ciò che a mio avviso occorre è l'offerta diretta di tali spazi: la mera pubblicazione di un bando non è sufficiente a far comprendere ai potenziali affittuari le potenzialità di tali spazi. Se, al contrario, la S.A.G.A. provvederà ad installare cartelloni e schermi da riempire all'interno dell'aeroporto, gli operatori economici comprenderanno più facilmente il loro potenziale.
La collocazione all'interno dell'aerostazione di numerosi banner/schermi da concedere in affitto come spazi pubblicitari potrebbe convogliare nel tempo ingenti risorse nelle casse della S.A.G.A. Spa, dandole la sicurezza economica necessaria ad investire nel potenziamento dello scalo.
INTERVENTI NECESSARI A RENDERE L'AEROSTAZIONE PIÙ REDDITIZIA E CONSONA AI MODERNI STANDARD AEROPORTUALI
Ogni volta che mi reco all'Aeroporto d'Abruzzo ammiro la bella cupola vetrata che ne contraddistingue l'architettura. Ciononostante, negli ultimi anni l'organizzazione degli spazi interni alll'aerostazione si è dimostrata sempre più inadatta ad offrire ai passeggeri i comfort e le opportunità ormai diffuse negli aeroporti regionali europei.
DESKS CHECK-IN
L'area dei Check-In appare in linea con le esigenze del traffico attuale. Se 8 desk sono sufficienti a gestire i flussi attuali, il numero di desk operativi è spesso estremamente ridotto (1 o 2), comportando file assai lunghe e dannose per l'economia dell'aeroporto: in primo luogo spazientiscono i passeggeri (fatto di cui sono stato più volte testimone) e, cosa ancor peggiore, sottraggono loro tempo e voglia di visitare le attività commerciali interne all'aerostazione, comportando un lucro cessante per le stesse.
Come rendere la fase di imbarco bagagli più rapida evitando al tempo stesso di far pesare l'assunzione di nuovo personale sulle finanze della S.A.G.A.?
La risposta è semplice: l'esempio ci arriva dall'aeroporto di Eindhoven, dove i tradizionali desk dedicati alle operazioni di imbarco del bagaglio sono stati quasi completamente sostituiti da desk automatici, i quali permettono ai passeggeri di imbarcare da soli le proprie valigie in modo rapido ed intuitivo.
L'introduzione presso l'aeroporto di almeno 2 desks automatici per l'imbarco bagagli permetterebbe di ridurre notevolmente il tempo necessario a tali operazioni, lasciando ai passeggeri il tempo di rilassarsi visitando le attività commerciali aeroportuali in attesa del proprio volo.
AREA PARTENZE E GATES
Una delle principali criticità dell'Aeroporto d'Abruzzo è notoriamente costituita dalla sua area partenze: le limitate dimensioni contengono a stento i 3 gates attualmente esistenti. costringendo i passeggeri a trascorrere ore stipati in sale d'attesa gravemente carenti tanto a livello di spazi quanto di bar e negozi, i quali al contrario rappresentano ormai i punti forti dell'economia interna di qualsiasi aeroporto moderno.
Un intervento di ampliamento dell'area controlli e della successiva area partenze/gates è ormai urgente e necessario allo scopo di migliorare le condizioni dei passeggeri e la redditività dello scalo.
La realizzazione di una nuova, estesa area partenze permetterebbe infatti di spostare proprio al suo interno il baricentro della vita dell'aeroporto e delle attività commerciali che lo animano.
La S.A.G.A. e la Regione Abruzzo hanno previsto nel c.d. “Masterplan” dell'Aeroporto d'Abruzzo l'incremento degli attuali gates da 3 a 5. Tale intervento è a mio avviso necessario, ma di per sé non sufficiente a risolvere il problema: esso appare infatti destinato a riprodurre presto il medesimo problema di sovraffollamento e scadente comfort ai danni dei passeggeri, dal momento che l'area da destinare a 5 gates sarebbe all'incirca il doppio di quella che attualmente ne ospita 3.
Se, come spesso affermato dalle autorità, il reale obiettivo dell'Aeroporto d'Abruzzo è accrescere il proprio volume di traffico fino ad oltre un milione di passeggeri annui e diventare così leva di sviluppo regionale, occorrerà pensare a soluzioni che riflettano realisticamente tale ambizione, pur nel rispetto delle esigenze di bilancio. Di seguito, due proposte idonee a raggiungere tale scopo:
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Gli spazi attualmente utilizzati al piano terra dalla cappella religiosa, gli studi TeleMolise e dall'ex corridoio di uscita dalla zona arrivi nazionali potrebbero essere oggetto di un intervento teso a rendere la zona partenze più funzionale e tali locali più redditizi. Ipotizziamo che TeleMolise e la cappella (da convertire in saletta di preghiera e meditazione utilizzabile da credenti di differenti religioni) possa essere ricollocata in altri locali commerciali, da individuare al primo piano dell'aerostazione o nei box commerciali attualmente sfitti prospicienti la zona check-in. La cappella, il locale commerciale, l'attuale saletta di pronto soccorso potrebbero essere accorpati all'ex corridoio di uscita dalla zona arrivi nazionali allo scopo di creare un grande locale commerciale unico, o due locali di medie dimensioni. Gli ingressi di tali spazi, attualmente ubicati nel corridoio principale dell'aerostazione, andrebbero chiusi e riaperti dal lato opposto, all'interno dell'area partenze retrostante. Ciò permetterebbe di trasformare una zona poco sfruttata dell'aeroporto in una nuova, grande area commerciale a servizio della sola area partenze. Tali locali commerciali, assai più redditizi di quelli attuali, potrebbero ospitare duty free shops, café e negozi di souvenir tipici.
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La seconda proposta punta ad ottenere una grande estensione dell'area partenze attraverso l'utilizzo degli spazi (attualmente sottoutilizzati) del piano 1° dell'aerostazione.
Partendo dal presupposto che un significativo ampliamento dell'area gates del piano terra appare in ogni caso necessario, si prende atto al tempo stesso della presenza di numerosi uffici presenti al livello superiore (esattamente al di sopra dell'area partenze ed arrivi) i quali potrebbero certamente essere ricollocati in una delle palazzine un tempo a servizio dell'aeroporto militare. Qualora si riuscisse a trasferire tali uffici altrove, si potrebbe procedere alla creazione di un grande spazio aperto esteso dall'attuale Ristorante Concorde fino all'estremità “lato Auchan” dell'aerostazione, da collegare all'area gates sottostante attraverso un sistema di scale mobili.
Il nuovo salone di grandi dimensioni venutosi a creare al 1° piano potrebbe così ospitare almeno altri 3 gates, riducendo eventualmente il numero di quelli sottostante dai 5 previsti dal Masterplan a 4 al fine di rendere gli spazi più confortevoli per i passeggeri.
Tale assetto permetterebbe di allestire nella nuova area Partenze articolata su due piani un gran numero di attività commerciali e/o di ristorazione.
Tali interventi, scarsamente invasivi e meno costosi di una riorganizzazione totale dell'aerostazione, renderebbero quest'ultima assai più capiente, vivace e redditizia.
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In presenza delle risorse necessarie, la Proposta 2 potrebbe essere integrata da un'ulteriore intervento volto ad ingrandire ulteriormente l'area partenze dell'Aeroporto d'Abruzzo. Gli ampliamenti ottenuti al 1°piano grazie al trasferimento degli uffici ed alla riorganizzazione degli spazi esistenti potrebbero essere estesi ulteriormente attraverso il completamento del primo piano stesso. Il primo piano andrebbe esteso, dalla zona sovrastante l'attuale area Arrivi fino alla cupola di vetro (da mettere in comunicazione con gli altri spazi ricavati al medesimo livello in base alla Proposta 1). La grande hall dedicata alle partenze derivante da tali interventi proietterebbe definitivamente l'aeroporto verso volumi di passeggeri importanti, ospitando al tempo stesso numerose attività commerciali e di ristorazione destinate a sicuro successo.
4. RILANCIARE L'AEROPORTO D'ABRUZZO DIFFERENZIANDO L'OFFERTA VOLI
L'Aeroporto d'Abruzzo è cresciuto notevolmente negli ultimi anni.
Ciononostante, sulle sorti dell'aeroporto pendono ancora numerose incognite, mentre tanto resta da fare per ampliare in modo significativo l'offerta di destinazioni allo scopo di fare del turismo una voce sempre più rilevante nella fragile economia abruzzese.
La delicata vertenza Ryanair ha palesato la dipendenza del nostro aeroporto dalla compagnia irlandese: la minaccia dell'addio da parte di tale vettore è bastata a diffondere il terrore che da un anno all'altro il traffico passeggeri crollasse di oltre l'70%.
Occorre certamente puntare con forza sull'alleanza con Ryanair, allo scopo di trasformare la base di Pescara in uno dei principali punti nevralgici del network della compagnia irlandese in Italia.
Dall'altro lato, la ricerca attiva di nuovi vettori interessati ad includere Pescara tra le loro destinazioni appare ormai indifferibile.
Non è sufficiente pubblicare bandi volti a incentivare la manifestazione di interesse da parte dei vettori: occorre individuare e contattare direttamente i network-planners di ciascuna compagnia ed esporre loro le potenzialità di Pescara e dell'Abruzzo come destinazioni turistiche. I network-planners sono figure professionali operanti nell'organico di ogni compagnia aerea allo scopo di proporre alla propria azienda nuove rotte e destinazioni potenzialmente redditizie.
Suggerisco l'invio in formato elettronico e cartaceo (tra tante email paradossalmente a volte un plico attira di più l'attenzione) ai network-planner di un minidossier volto ad illustrare: il perché l'Abruzzo può costituire una meta interessante per ogni tipo di turismo e per un collegamento full-year, i servizi vantaggiosi offerti dall'Aeroporto d'Abruzzo e, infine, un assessment di quanto la rotta potrebbe essere redditizia per la compagnia stessa.
In che modo possiamo favorire la crescita del nostro aeroporto?
Nel mese di Settembre 2016, scrissi una breve lettera ad EasyJet, Transavia, Norwegian, Air Mistral, WizzAir, Finnair, Aeroflot, Scandinavian Airlines, Air Berlin, Air Transat, Wow Air, Eurowings/Germanwings, Vueling allo scopo di promuovere presso di loro l'istituzione di nuovi collegamenti da/per l'Aeroporto d'Abruzzo. Con tutta sincerità, non speravo certo di ricevere risposte significative.
Invece, con mia grande sorpresa, le risposte alcune compagnie (come Transavia, la principale Low Cost olandese. e Norwegian) lasciarono trasparire un cauto ma reale interesse nel prendere in considerazione l'Aeroporto d'Abruzzo come potenziale destinazione a partire dalla programmazione voli 2017/2018.
Al tempo stesso, sono rimasto basito nello scoprire che i rappresentanti della Norwegian, regina delle low cost scandinave e porta d'accesso ai mercati turistici norvegesi, svedesi e danesi, erano a malapena a conoscenza dell'esistenza dell'Aeroporto d'Abruzzo.
Tale circostanza è purtroppo una prova schiacciante dell'inefficenza delle attività di promozione dello scalo portate avanti negli ultimi anni dalla S.A.G.A., la Regione e gli enti locali.
Come le prodezze del Pescara di Zeman ci hanno insegnato, spesso la miglior difesa è l'attacco: lungi dall'attendere passivamente una manifestazione d'interesse altrui, S.A.G.A., Comune di Pescara e Regione Abruzzo dovrebbero intraprendere uno sforzo sinergico volto a promuovere attivamente l'Aeroporto d'Abruzzo presso i tour operator ed ancor prima, le compagnie aeree straniere.
“Bersagli” di tale operazione di promozione dello scalo dovranno essere non solo e non tanto i CEO ed i vertici societari delle compagnie aeree, quanto piuttosto i c.d. “Network Planners” presenti nell'organigramma delle stesse.
Ogni compagnia aerea dispone infatti di un team di figure professionali di questo tipo: incaricati di studiare nuove potenziali destinazioni in grado di garantire un ritorno economico alla compagnia, i Network Planners sono figure cruciali nel decidere quali aeroporti saranno oggetto di collegamento nelle stagioni successive. Per questa ragione, essi devono essere i destinatari principali di qualunque attività volta a promuovere Pescara e l'Abruzzo. Occorre contattarli e spiegare loro perché Pescara e l'Aeroporto d'Abruzzo possono diventare una destinazione allettante (e, soprattutto, in grado di riempire gli aerei) agli occhi di una compagnia.
Suggerisco pertanto l'elaborazione da parte della S.A.G.A., del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo di un documento unico ed integrato da inviare ai Network Planners delle principali compagnie aeree europee e, perchè no, extra-europee.
Se vogliamo dare a tale documento la massima forza di convincimento esso dovrà, a mio avviso, essere elaborato secondo le seguenti linee guida:
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Lingua: necessario l'invio di copie in Italiano e Inglese e, se possibile, anche nella lingua locale (es. Francese, Tedesco, etc.) dello Stato di bandiera della compagnia.
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Presentare Pescara come porta d'Abruzzo: per avere massima efficacia, il documento dovrà presentare l'Abruzzo intero – e non solo Pescara – come destinazione allettante, e spiegare per quale motivo la nostra Regione offre condizioni ideali per l'istituzione di collegamento annuale (non necessariamente stagionale), potendo offrire attrazioni di tipo marino, sciistico, naturalistico, culturale, artistico e gastronomico.
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L'Abruzzo non invidia niente a nessuno...ma costa meno: Sottolineare che l'Abruzzo non ha nulla da invidiare alle altre regioni d'Italia ma che, al tempo stesso, offre prezzi estremamente più bassi rispetto a regioni più famose, quali il Veneto e la Toscana.
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Dicono di noi: citare i seguenti articoli o speciali televisivi dedicati all'Abruzzo:
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National Geographic: Rocca Calascio tra i 10 castelli più belli al mondo;
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Abruzzo tra i più bei 10 posti al Mondo per ritirarsi e vivere in Pace;
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Collegamenti: Esporre brevemente gli investimenti e gli interventi effettuati (o di imminente realizzazione) presso l'Aeroporto d'Abruzzo, i collegamenti con Pescara, l'Abruzzo e Roma così, come i servizi usufruibili in loco da parte delle compagnie e dei passeggeri.
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Volare in Abruzzo conviene (anche alla compagnia): sottolineare i motivi per cui l'apertura di un collegamento da/per l'Abruzzo può costituire un successo economico e d'immagine non solo per l'Abruzzo ma anche per la compagnia: la strategia promozionale a cui puntare è il win-win.
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Menzionare il progetto Bike-To-Coast della Regione Abruzzo ed altre iniziative innovative.
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Inserire nel format-base del documento, da inviare a tutte le compagnie aeree, alcuni elementi specifici volti a suscitare l'interesse della specifica compagnia alla quale ci si sta rivolgendo. Esempio: “Prendiamo nota della mancata copertura, nell'impressionante network delle rotte offerte da Transavia, della costa Adriatica, una parte d'Italia in grado di incontrare, grazie ad una vasta offerta turistica, le preferenze di qualunque passeggero: l'avventuriero di montagna, l'appassionato d'arte, la coppia in partenza per una fuga romantica nell'Italia più genuina, i giovani attratti da movida e spiagge kilometriche, le famiglie alla ricerca della quiete di un parco nazionale. L'Abruzzo offre tutto questo ed è un angolo d'Italia autentico”.
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Contenere il “dossier” promozionale nel limite di una dozzina di pagine al massimo, arricchendolo di fotografie e tutti i contatti necessari ad instaurare relazioni commerciali e nuovi collegamenti.
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Inviare il “dossier” tanto per posta elettronica (al maggior numero di destinatari possibili) quanto, ai soli uffici delle compagnie aeree, in copia cartacea indirizzata ai Network-Planners delle stesse. Nel mare di posta elettronica che riceviamo ogni giorno, a volte un documento cartaceo è in grado di suscitare più interesse di una singola email.
PER UN RILANCIO DELL'AEROPORTO CARGO
Sebbene le notizie riguardanti il traffico passeggeri colpiscano maggiormente l'opinione pubblica, vi è un altra infrastruttura, accanto al Terminal Merci, in grado di giocare un ruolo fondamentale per il “decollo” dell'Aeroporto di Pescara e, al tempo stesso, la rinascita economica dell'intera regione Abruzzo: l'Aerostazione Cargo.
Se nel corso dell'anno 2009 il nostro aeroporto si classificava dignitosamente come il 19° d'Italia per traffico merci, vedendo transitare nelle proprie infrastrutture un totale di oltre 2200 tonnellate di prodotti, nel 2015 tale parametro era crollato al valore irrisorio di 42 tonnellate.
Se da un lato l'Aeroporto d'Abruzzo sembra vivere una fase di lenta, ma stabile crescita del volume passeggeri, dall'altro lato la sua aerostazione cargo appare triste e semivuota, con significative ripercussioni sull'economia dell'area metropolitana e dell'intera regione.
Un minore transito di merci significa infatti perdita di opportunità per le imprese/industrie locali e meno posti di lavoro. In breve, ulteriori affanni per la già fragile economia abruzzese.
La perdita dei voli postali notturni, dirottati su Ancona (una città che ha affidato tutto il proprio destino alla prossimità ad una rete di trasporto intermodale) spiega solo parzialmente tale preoccupante declino. La S.A.G.A., certamente conscia delle opportunità sottese al settore Cargo e dei grandi profitti che esso è in grado di generare, deve studiare una nuova, accattivante strategia commerciale, volta a proporre direttamente il proprio scalo a tutti i principali operatori del settore cargo a livello internazionale illustrando i vantaggi della sua offerta.
I suoi punti chiave dovrebbero essere:
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L'informarsi sulle tariffe operate dagli scali merci italiani concorrenti, l'individuazione di modelli anche stranieri di successo e l'adozione delle pratiche che ne hanno permesso il successo, con l'obiettivo di proporre alle compagnie cargo un'offerta di servizi equivalenti o migliori a tariffe più convenienti.
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La pubblicizzazione dello scalo cargo di Pescara non come singolo pezzo di un puzzle ma, al contrario, come chiave d'accesso ad un sistema di stoccaggio e di trasporto merci dalle enormi potenzialità, composta da: aeroporto, autostrade A14 ed A25, ferrovia Pescara – Roma e ferrovia adriatica, porti di Pescara, Ortona e Vasto, Interporto d'Abruzzo (Manoppello) ed in grado di raggiungere in modo rapido e diretto anche Roma ed il suo bacino economico.
Come rilanciare l'economia locale convincendo nuove aziende ad operare nel nostro aeroporto e nella nostra regione?
La ricetta è semplice: occorre valorizzare gli assets presenti creando condizioni ed infrastrutture vantaggiose per le imprese dal punto di vista economico, logistico e qualitativo.
L'aeroporto cargo è situato nel cuore dell'area metropolitana allargata pescarese, riconosciuta da tempo come tra le più grandi d'Italia e come principale agglomerato urbano del Medio Adriatico:
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14° agglomerato urbano d'Italia (con circa 700'000 abitanti) secondo i dati del CENSIS.
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12° (con circa 310'000 abitanti) secondo i criteri adottati dall'Institut d'Estudis Regionals i Metropolitans de Barcelona.
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Functional Urban Region di Livello B (530'000 abitanti) secondo il metodo FUR.
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17° (360'000 ab.) secondo lo studio condotto dal Prof. Bartaletti dell'Università di Genova.
Appare evidente come, pur cambiando criteri e classificazioni, il risultato non cambia: l'area metropolitana il cui perno insiste su Pescara entra di diritto nell'insieme delle più importanti aree metropolitane italiane e da tale dovrebbe iniziare a sognare e comportarsi, se realmente desidera iniziare a trainare l'intera economia d'Abruzzo.
Riprendendo il nostro discorso sul traffico merci, appare evidente che il bacino di riferimento delle imprese operanti a Pescara e sul suo aeroporto si estende ben oltre i limiti dei comuni limitrofi, abbracciando un numero di cittadini e consumatori tra i più rilevanti d'Italia.
L'Aeroporto Cargo pescarese non è però l'unica infrastruttura merci abruzzese lontana dallo sfruttare appieno le proprie potenzialità: anche il faraonico Interporto d'Abruzzo (ubicato in località Manoppello) appare da tempo in attesa di decollare.
Fornito di oltre 900'000 mq di spazi di stoccaggio, un terminal ferroviario dotato di due piazzali intermodali con capacità di 70'000 mq e numerose strutture di servizio, l'Interporto d'Abruzzo sorge sull'asse costituito dall'Autostrada A25 Pescara-Roma (ove dispone di un casello apposito) e dalla rete ferroviaria che attraversa Pescara – Chieti – Sulmona – il Fucino fino a raggiungere la capitale.
Le già grandi potenzialità di questa struttura sono incrementate dalla prossimità all'A14 (Autostrada Adriatica Bologna – Taranto) ed alla linea ferroviaria che percorre l'intera costa dell'Adriatico.
Nonostante le enormi opportunità offerte da tale immensa rete di connessioni, l'Interporto appare oggi fortemente sottoutilizzato ed in attesa di un ambizioso piano di rilancio.
È opinione di chi scrive che il rilancio dell'Interporto e dell'Aeroporto Cargo d'Abruzzo siano obiettivi strettamente connessi, i quali andrebbero perseguiti attraverso un'ambiziosa strategia comune.
Lo Scalo Merci dell'Aeroporto d'Abruzzo sorge ad Est del Terminal passeggeri, nell'area immediatamente a ridosso della torre di controllo e dell'estremità orientale dell'Apron 1 (piazzale sosta aeromobili) dell'Abruzzo Airport.
A meno di 100 metri di distanza insiste un'infrastruttura dall'immenso potenziale eppur da sempre in ombra: la ferrovia.
Il binario (per ora unico, si spera presto raddoppiato) della ferrovia Pescara – Roma passa infatti letteralmente a due passi dal Terminal, pronto a trasportare merci e passeggeri da/per l'Aeroporto d'Abruzzo verso le più disparate destinazioni.
La realizzazione, nella zona compresa tra le vie Polo e Magellano di San Giovanni Teatino, di una piccola ma funzionale stazione ferroviaria (“Pescara Aeroporto FS”) spingerebbe fortemente il nostro aeroporto verso una crescita definitiva e vigorosa. Analizziamo alcune opportunità:
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PASSEGGERI: la stazione di Pescara Aeroporto FS permetterebbe di migliorare enormemente la connettività e la raggiungibilità dell'Aeroporto, che verrebbe così messo in collegamento diretto con qualsiasi località abruzzese, molisana e marchigiana posta sulla linea ferroviaria. L'introduzione di collegamenti diretti ferroviari renderebbe più appetibile volare da Pescara per i residenti delle Marche meridionali e del Molise, accrescendo il bacino d'utenza dell'Abruzzo Airport prima che quelli degli aeroporti limitrofi lo facciano a scapito del medesimo. Al tempo stesso, i turisti in arrivo in Aeroporto potrebbero raggiungere facilmente il centro di Pescara, Chieti, Sulmona e moltissime altre località limitrofe in pochi minuti.
Il raddoppio della linea ferroviaria Pescara – Roma (con la conseguente riduzione dei tempi di percorrenza) e la realizzazione della stazione di Pescara Aeroporto FS potrebbero infine rilanciare in modo prepotente l'ambizione di Pescara di diventare, agli occhi delle compagnie aeree low cost, aeroporto a servizio anche della stessa capitale.
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MERCI: la realizzazione della stazione di Pescara Aeroporto FS, accompagnata alla creazione di una viabilità idonea in grado di collegarla al vicino Aeroporto Cargo, permetterebbe di qualificare quest'ultimo come scalo merci intermodale idoneo a trasferire su rotaia le tonnellate di prodotti atterrati a Pescara da ogni angolo d'Europa, convogliandoli sul vicino Interporto d'Abruzzo e, da lì, verso ogni angolo d'Abruzzo, Lazio, Marche e Molise.
La costruzione di una stazione ferroviaria a servizio dello scalo aereo pescarese permetterebbe inoltre di collegare quest'ultimo anche al grande porto commerciale di Ortona (CH) e presto a quello di Vasto (CH), il cui allacciamento alla rete ferroviaria è previsto nel Masterplan 2016 della Regione Abruzzo.
È opinione di chi scrive che la nostra rete di porti, ferrovie, strade, aeroporti ed interporti vada sviluppata considerandola non più come un aggregato di piccoli segmenti ma, al contrario, come grande rete infrastrutturale integrata.
ALTRE PROPOSTE
Elenco di seguito altre proposte attinenti allo sviluppo del nostro aeroporto:
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BANNER ONLINE: l'Aeroporto d'Abruzzo dispone, come ormai fanno tutte le aerostazioni d'Europa, di una linea WiFi. Suggerisco di impostarla in modo da far aprire automaticamente sui dispositivi di chi vi si connette il sito abruzzoairport.com. Ciò ne aumenterebbe il volume di visite e, di conseguenza, la redditività. I banner pubblicitari saranno infatti più appetibili e redditizi in presenza di un maggior numero di utenti.
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SEMINARI E CORSI: la S.A.G.A. potrebbe organizzare, presso le proprie sale convegni, seminari, winter/summer school (es. Summer School in Air Law e Management Aeroportuale) o corsi relativi a temi connessi allo sviluppo aeroportuale. Corsi specialistici potrebbero essere tenuti, in collaborazione con l'Univ. d'Annunzio, per gli studenti di corsi come “Economia del Turismo” ed altri attivi presso l'ateneo pescarese.
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Il “nuovo” aeroporto risultante da tali interventi, rinnovato e finalmente pronto ad assaltare la vetta del milione di passeggeri annui, potrebbe essere dedicato a Corradino D'Ascanio, pioniere dell'ingegneria aerea e dell'elicotteristica pescarese.
Uniamo le forze, lanciamo idee e proposte e facciamo crescere il nostro magnifico Abruzzo.