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Riapertura scuole a Città Sant'Angelo, l'Amministrazione non vuole un consiglio comunale straordinario

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Con una nota ricevuta nelle scorse ore, il Presidente del Consiglio Comunale di Città Sant’Angelo ha comunicato di non poter accogliere la richiesta di convocazione di un consiglio straordinario, in sessione aperta a cittadini e autorità coinvolte, per la riapertura delle scuole angolane poiché la materia non rientrerebbe tra le competenze del consiglio comunale elencate dal Testo Unico degli Enti Locali.

Tale rifiuto non è condivisibile da parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, e le motivazioni sono state espresse con una nota di reiterazione della richiesta con contestuale diffida rimessa anche all’attenzione del Prefetto di Pescara.

“Il diniego è inaccettabile – dichiarano i Consiglieri del PD – perché il Regolamento per il funzionamento del Consiglio prevede che le norme in esso indicate devono consentire ai Consiglieri appartenenti ai gruppi delle minoranze consiliari l’effettivo esercizio dei poteri ispettivi e di controllo e del diritto d’informazione sull’attività e sulle iniziative del Comune, delle Aziende, Istituzioni e degli enti dipendenti. Inoltre, sono di competenza del Consiglio gli atti relativi ai servizi, alle aziende, alle istituzioni, alle società ed enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza (ad esempio atti di indirizzo da osservare da parte delle aziende, istituzioni ed enti dipendenti, sovvenzionati o sottoposti a vigilanza, di affidamento di servizi o attività mediante convenzione, nonché ogni altro atto, parere e determinazione che sia estrinsecazione od esplicazione del potere di indirizzo e di controllo politico – amministrativo”.

Come se non bastasse, la giurisprudenza amministrativa si è da tempo espressa affermando che al presidente del consiglio comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, non potendone sindacare l'oggetto, e che la trattazione non debba necessariamente sfociare nell’adozione di un provvedimento finale. Il Consiglio comunale ha, infatti, un potere generale di indirizzo e di controllo politico - amministrativo sull’attività del Comune, nel cui ambito rientra pure quello di indirizzo, coordinamento e controllo sull'operato della Giunta.

“E’ bene ricordare – concludono i Consiglieri del PD – che ad oggi non esiste un protocollo d’intesa o un documento siglato dal quale si evincano tutte le disposizione e decisioni per la ripartenza; anzi sembrerebbero alcune valutazioni ancora in itinere, nonostante sia prossimo il riavvio dell’anno scolastico. Sono pervenute da più parti a questo gruppo consiliare richieste di delucidazioni da parte di cittadini sul piano scuola 2020-2021 in relazione all’edilizia scolastica, alle strutture che saranno utilizzate, il servizio mensa e trasposto scolastico. Già altri comuni, vedasi quello di Pescara, hanno svolto su richiesta delle minoranze un’adunanza consiliare straordinaria, con il medesimo ordine del giorno, senza che nulla sia stato obiettato sull’incompetenza  del Consiglio comunale. La rinnovazione di questa richiesta, dunque, è doverosa, così come sarebbe doveroso spiegare ai cittadini le decisioni che si stanno prendendo su un aspetto così decisivo per la quotidianità di studenti e famiglie”.

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