La Cgil e la Flc Cgil di Pescara denunciano le decisioni degli Uffici Scolastici regionale e provinciale e della Regione Abruzzo nel determinare, in modo autoritario, il dimensionamento scolastico che la provincia di Pescara, nonostante abbia tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente, paga in termini di chiusura di scuole e di sottrazione di servizi e diritto allo studio.
Il caso più emblematico è quello della scuola di Caramanico Terme: non viene costituita una prima classe delle medie, nonostante questo rappresenti l'unico modo per contrastare la povertà educativa e il fenomeno dello spopolamento. Mentre tutti gli attori del territorio, le famiglie e le istituzioni, chiedono di intervenire garantendo la qualità del diritto allo studio dei minori, sia gli Uffici Scolastici regionale e provinciale che la Regione Abruzzo oppongono questioni ragionieristiche di risparmio.
La Cgil e la Flc Cgil di Pescara si batteranno in tutte le sedi per garantire il diritto allo studio, la qualità dell'apprendimento e il mantenimento del presidio scolastico nel comune montano di Caramanico Terme. La Cgil e la Flc Cgil di Pescara sostengono la comunità territoriale nella loro battaglia per mantenere un’offerta formativa per gli studenti con standard elevati.