“Il ruolo strategico dell’aeroporto d’Abruzzo sotto il profilo economico e turistico è indiscutibile e il nostro governo regionale di centrodestra ne è ben consapevole. Lo dimostrano le scelte razionali e oggettive compiute, a partire dalla scelta dell’avvocato Fraccastoro alla guida della Saga, scelte che non hanno mai incassato un voto contrario”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, intervenuto all’Aurum per l'evento promosso dalla Saga sul futuro dell’aeroporto d’Abruzzo.
“Abbiamo concretizzato ogni azione possibile per garantire sostegno alla nostra infrastruttura principe - ha sottolineato Sospiri - siamo andati in aula almeno quattro volte in Consiglio regionale per variare il bilancio della Regione Abruzzo, in corso e futuro, per dare copertura finanziaria alle azioni che l’aeroporto voleva intraprendere. Siamo riusciti a sederci al tavolo del Governo nazionale per chiedere una considerazione particolare per l’Abruzzo per abbattere le tasse e farcene carico noi. Sull’allungamento della pista che ci consentirà di attrarre un numero maggiore di voli internazionali, non credo qualcuno possa trarne dispiacere solo perché non sta governando l’Abruzzo. Di infrastrutture se ne stanno facendo tante in Abruzzo, come la Pescara-Roma, che ha richiesto due generazioni di Sospiri per partire, il porto di Ortona, ma nessuna opera è tanto strategica e con ricadute tanto immediate come un aeroporto performante. E strategica è stata anche la scelta dell’avvocato Fraccastoro: il Presidente Marsilio ci ha posto dinanzi una scelta sulla base dei curricula delle persone candidate. E l’individuazione di Fraccastoro è sintomatica dell’importanza che diamo al nostro scalo aeroportuale e alle sue possibilità di sviluppo e di crescita, una nomina mai motivo di scontro politico, e che non ha mai generato un voto contrario agli emendamenti inerenti all’aeroporto in aula”.
Questa invece la posizione espressa dal Presidente della Confcommercio Pescara, Riccardo Padovano, e dalla Presidente della Federalberghi Pescara, Daniela Renisi: “Lo sviluppo dell’Aeroporto d’Abruzzo è una delle sfide fondamentali che occorre affrontare per dotare il nostro territorio di infrastrutture capaci di rilanciare e sostenere l’economia locale. Per puntare a un deciso rilancio dello scalo andrebbe anche favorito l’ingresso di soggetti privati, anche esteri, che intendano puntare sul nostro Aeroporto quale HUB di riferimento per il mercato italiano. Occorre approntare un serio piano strategico che preveda l’incremento di voli nazionali ed internazionali, una maggiore integrazione fra l’Aeroporto ed il territorio, lo sviluppo dei voli cargo, il ripristino del volo postale e il mantenimento dell’apertura dello scalo h24. In questa ottica sarebbe opportuno sottoscrivere accordi di partnership strategica con nuove compagnie aeree interessate al nostro scalo con l’obiettivo di implementare voli finalizzati all’incoming come ad esempio un volo annuale con Basilea, voli con il nord Europa e la Scandinavia e il ripristino, qualora si concretizzassero le trattative di pace, di collegamenti con la Russia. Al fine di riallacciare un ponte con la Croazia sarebbe anche opportuno valutare un collegamento con Spalato. Tutte le rotte finalizzate all’incoming andrebbero supportate da una capillare azione di promozione sui mercati di riferimento e in tale ottica occorre ripensare ad un’unica Azienda di Promozione Turistica Regionale che possa svolgere tale compito fondamentale per un reale sviluppo del turismo nel nostro territorio. Riguardo lo sviluppo dei voli cargo risulta fondamentale il completamento dell’attrezzatura di movimentazione delle merci, la realizzazione di un Cargo Center e l’istituzione di un Posto di Ispezione Frontaliera con relativo Veterinario Frontaliero, oltre ad appositi magazzini per il ricevimento delle merci deperibili. Non è pensabile che oggi occorra andare ad Ancona per ricevere merci per via aerea; inoltre, la possibilità di ricevere i cargo farebbe confluire parte del notevole traffico merci che gravita su Roma e che ha intasato gli scali della capitale. E’, infatti, evidente che un aeroporto più forte, che possa recuperare risorse non solo dal traffico passeggeri ma anche dal traffico merci potrebbe ingenerare un ciclo virtuoso capace di trascinare la crescita di tutti i settori dell’economia abruzzese e non solo quelli del commercio e del turismo”.