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Manoppello, omaggio ai minatori di Marcinelle morti 69 anni fa in Belgio nella miniera del Bois du Cazier

Il sindaco Giorgio De Luca in Belgio, presente alla cerimonia nell’ex sito minerario

Redazione
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Lucia Romasco, 91 anni a settembre, l’ultima vedova di Marcinelle, fu tra le prime ad arrivare ai cancelli della miniera quella mattina dell’8 agosto del 1956. Nelle orecchie il suono insistente delle sirene, nell’aria l’odore di fumo mentre ripensa alle parole del marito Santino Di Donato che quella mattina l’aveva salutata per l’ultima volta. Il fuoco al Bois du Cazier scoppiò alle 8,10 nel condotto che portava l’aria dentro i tunnel sotterranei, provocando enormi colonne di fumo all’interno della miniera. I superstiti che furono tirati fuori nelle ore immediatamente successive all’incidente furono soltanto 13. 262 le vittime. Di queste 136 minatori italiani, 22 di Manoppello. Lucia Romasco aveva 21 anni e un figlio di 20 mesi, quando suo marito Santino Di Donato, che ne aveva 26, non tornò più dalla miniera. È tra le poche testimoni di quella che è universalmente riconosciuta come la strage dell’emigrazione italiana all’estero ed insieme ai familiari, figli, nipoti e pronipoti dei minatori caduti in Belgio ha presenziato stamane a Manoppello alla cerimonia di commemorazione.

Nel silenzio, alle 8.10 di oggi, sono risuonati a Manoppello, in una piazza Marcinelle affollata di autorità e cittadini, i nomi dei lavoratori abruzzesi morti nella miniera belga. Un elenco che racconta storie di uomini giovanissimi, che avevano lasciato Manoppello, i paesi della Maiella e i borghi d’Abruzzo alla ricerca di un futuro migliore e che sono stati divorati dal fuoco a 1035 metri di profondità.

“L’omaggio di Manoppello alle vittime di quello che fu un disastro nazionale ed europeo si rinnova ogni anno con devozione - ha detto il vicesindaco di Manoppello Giulia De Lellis – perché riteniamo che la memoria vada perennemente alimentata. Ricordiamo oggi chi ha scelto il buio per dare luce al futuro e da quel sacrificio dobbiamo ripartire per scrivere pagine nuove di riscatto, responsabilità, lavoro sicuro. Non sarà mai sufficiente commemorare Marcinelle e ricordare quelle storie di fame e miseria, se non saremo capaci di cambiare. Oggi – ha aggiunto De Lellis - grazie alla legge regionale che istituisce la Fondazione “Marcinelle dueseidue” potremo promuovere con tutti i Comuni abruzzesi colpiti dalla tragedia di Marcinelle e le associazioni, progetti principalmente rivolti alle giovani generazioni”.

La commemorazione di Manoppello si è aperta oggi con la deposizione di una corona d’alloro al monumento in memoria delle vittime del Bois du Cazier ed è proseguita con i saluti istituzionali. Sono intervenuti il vicario del prefetto del Pescara Marisa Amabile, il presidente della Regione Marco Marsilio, gli onorevoli Guerino Testa, Luciano D’Alfonso e Alberto Bagnai, il senatore Etel Sigismondi, il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, i consiglieri regionali Antonio Blasioli e Antonio Di Marco, il consigliere provinciale Filippo Mariani, i sindaci di Lettomanoppello Simone D’Alfonso, Turrivalignani Giovanni Placido, le vicesindaco di Serramonacesca Monia Buffone ed Ovindoli Michela Tatarelli, le autorità provinciali e locali dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato e Line Manouvrier del Comune di Charleroi.

Presenti anche il segretario generale CSC Miniere-Energia-Chimica Belgio Italo Rodomonti, il segretario aggiunto della Cisl Abruzzo Molise Lucio Petrongolo, rappresentanti locali di Cgil, tra cui Antonio Perseo, e Uil. È stata data lettura del messaggio del segretario dell’Istituto Fernando Santi Rino Giuliani. Per il Comune con il vicesindaco Giulia De Lellis, c’erano il presidente del Consiglio comunale Davide Iezzi e i consiglieri Stefano Mancini e Lucio Di Bartolomeo; con loro Davide Castellucci, presidente dell’associazione Marcinelle per non dimenticare.

Contemporaneamente in Belgio, a Marcinelle, a ricordare quanti persero la vita nelle viscere della terra nell’ex sito minerario c’erano il sindaco di Manoppello Giorgio De Luca e gli assessori Roberto Cavallo e Noemi Tridenti che hanno incontrato, fra gli altri, sottosegretario di Stato agli Affari Esteri Maria Tripodi, le autorità del Belgio, gli amministratori del Comune di Charleroi, la direttrice del Bois du Cazier Colette Ista, l’abruzzese Pierre Di Toro, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e hanno portato il saluto dei manoppellesi nel corso della cerimonia celebrativa aperta dai 262 rintocchi di campana in ricordo delle vittime.

“Sono molto felice di aver portato il saluto della nostra comunità in quello fu un enorme sito minerario, oggi museo e centro studi patrimonio Unesco, struttura guidata dalla nuova direttrice Colette Ista che ho invitato in Abruzzo. Il mio legame con Marcinelle - ha detto il sindaco Giorgio De Luca - oltrepassa il ruolo pubblico, collocandosi in una dimensione intima, la stessa che coinvolge tanti cittadini di Manoppello e che appartiene al nostro vissuto di comunità, anche dopo 69 anni”.

Le celebrazioni sono proseguite durante la mattinata anche nei Comuni limitrofi di Turrivalignani, Lettomanoppello e Serramonacesca – Passo Lanciano e si concluderanno questa sera, alle ore 21.00 in piazza Marcinelle, con il recital Reditus, la via del ritorno. Lo spettacolo in musica e parole, a cura dell’associazione Arkè, mette in scena la storia di Alfredo il tema delle origini, della memoria, dell’emigrazione e delle relazioni familiari, con un focus particolare sul rapporto tra generazioni. 

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