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Scoperto e sequestrato un B&B allestito in una sartoria

Era al piano terra di un immobile classificato nella categoria catastale c3 che identifica laboratori e officine in cui gli artigiani operano

Redazione
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Prosegue la campagna di controlli ai B&B, promossa dal comando generale dell’Arma dei Carabinieri e avviata lo scorso novembre dai Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, con un focus particolare sulla Capitale in ragione dell’anno giubilare. Quasi 2.500 i B&B sinora controllati: oltre 500 (1 su 5, pari al 20%) quelli risultati “non conformi” alla normativa di settore. 

In questa seconda fase della campagna, avviata prima di Natale, oltre agli aspetti igienico-sanitari, strutturali e autorizzativi, particolare attenzione è stata posta all’obbligo per i gestori di identificazione degli ospiti. La norma principale di riferimento è l’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Le violazioni accertate sono state 43. Più in generale, nell’ambito dei controlli sinora svolti dai Carabinieri dei 38 Nas dislocati su tutto il territorio nazionale, sono state segnalate 435 persone all’Autorità Amministrativa e 48 quella Giudiziaria; accertate 731 violazioni amministrative e 61 penali; irrogate sanzioni pecuniarie per oltre 500mila €. 

In particolare, il Nas di Pescara ha sottoposto a sequestro un B&B abusivamente allestito al piano terra di un immobile classificato nella categoria catastale c3 che identifica laboratori e officine in cui gli artigiani operano, lavorando e trasformando prodotti semilavorati in beni finiti da destinare alla vendita: rientrano in questa categoria, ad esempio, i laboratori di artigiani quali fabbri, falegnami, calzolai e vetrai, ma anche i locali adibiti ad attività di carattere artigianale come, ad esempio, la riparazione di autoveicoli condotta da carrozziere ed elettrauto. 

Nel caso specifico quei locali erano stati adibiti, in passato, a sartoria. In Abruzzo sono stati controllati, nel solo mese di gennaio, 50 b&b, ai quali si aggiungono altrettante strutture ispezionate nel mese di novembre 2024. Anche in questa seconda fase le verifiche sono state estese a strutture ubicate nelle 4 province facendo emergere irregolarità in oltre il 50% dei casi, concentrati soprattutto nel territorio pescarese. 

In particolare sono state rilevate carenze strutturali per la predisposizione di stanze con dimensioni non adeguate o con metrature inferiori rispetto al numero dei posti letto presenti all’interno, differenze tra planimetrie e reale organizzazione degli spazi, presenza di stanze in numero maggiore rispetto a quelle autorizzate; inadeguatezze igienico-sanitarie nei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, alcuni dei quali sprovvisti anche della prevista registrazione sanitaria; carenze rispetto alla normativa regionale vigente con riguardo all’esposizione del prezzario e di altro materiale informativo, nonché all’indicazione sulla targa espositiva dei codici identificativi e della corretta classificazione delle strutture; carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per assenza di dispositivi antincendio quali gli estintori e assenza del documento per l’identificazione e valutazione del rischio legionellosi. 

Riscontrata una sola violazione all’art. 109 Tulps. In un solo caso, nel Teramano, è stato operato il sequestro amministrativo di un b&b allestito al piano terra di uno stabile e risultato privo di abitabilità in quanto accatastato come locale per uso artigianale/ commerciale e precedentemente adibito a sartoria. In merito, la competente autorità comunale ha successivamente disposto la cessazione immediata dell’attività abusiva. Analoga situazione era emersa anche nell’aquilano durante i controlli effettuati lo scorso novembre quando un garage ubicato al piano terra di uno stabile era stato anch’esso adibito a struttura ricettiva e allestito con camere da letto. 

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