L’episodio avvenuto nella serata di sabato 1° novembre, quando in corso Manthonè sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco da uno scooter in corsa, riporta l’attenzione su una zona della città che da troppo tempo vive una condizione di crescente abbandono e degrado.
“Un quartiere storico e vitale, oggi stretto tra insicurezza, incuria e mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale, con i residenti e le attività commerciali costretti a convivere con un clima che li penalizza e li espone, invece di proteggerli. Quanto accaduto sabato sera – dichiara Paolo Sola, capogruppo del Movimento 5 Stelle – non è un episodio isolato, ma l’ennesimo segnale di un disagio profondo. Da anni chiediamo che il Comune torni a occuparsi di questa parte di città, ma la Giunta continua a lasciare che tutto scivoli nell’indifferenza. Le ‘attenzioni’ rivolte a questo quartiere non possono essere solo quelle delle ordinanze restrittive, ma dovrebbero essere quelle di azioni concrete volte a restituire vita, bellezza e dignità ai luoghi”.
Periodicamente dalla zona arrivano segnalazioni di risse, vandalismi, traffici sospetti e rumori notturni. Una situazione che colpisce chi vive nel quartiere quanto chi svolge un’attività commerciale, spesso accusato ingiustamente di alimentare quel degrado che invece subisce ogni giorno sulla propria pelle.
“Le attività non sono il problema – prosegue Sola – ma le prime vittime di un sistema che non tutela e non ascolta. Chi amministra la città dovrebbe capire che la vera sicurezza nasce da un quartiere vissuto, curato, frequentato, con strade pulite, luci accese, iniziative culturali, spazi di aggregazione e controlli mirati e puntuali: colpire e sanzionare chi opera al di fuori delle regole dovrebbe essere la priorità, perché è grave lasciare che pochi locali irregolari continuino indisturbati per colpa di un’amministrazione che continua a voltarsi dall’altra parte. Quei casi vanno isolati, per tutelare la stragrande maggioranza degli operatori che lavorano con serietà e che sono i primi a chiedere un quartiere vivo, frequentato e sicuro”.
Per il Movimento 5 Stelle è ormai indispensabile che l’amministrazione alzi la soglia di attenzione su un’area colpevolmente dimenticata, mettendo in campo non strumenti repressivi del commercio ma interventi di rigenerazione urbana e sociale: riqualificazione degli spazi pubblici, potenziamento dell’illuminazione e della sorveglianza, incentivi per nuove attività, eventi culturali diffusi e un vero dialogo con chi abita il quartiere e lo vive ogni giorno.
“Pescara non ha bisogno di barriere o ordinanze punitive – aggiunge Sola – ma di politiche che riportino fiducia, decoro e senso di comunità. Se una parte della città viene lasciata sola, è tutta la città a perdere. E oggi il centro storico chiede soltanto questo: di tornare a essere un luogo vivo, sicuro e orgogliosamente centro di attrazione della città”. Il Movimento 5 Stelle annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale per chiedere conto alla Giunta delle azioni previste a tutela dell’area e per sollecitare un piano organico di valorizzazione e sicurezza partecipata che rimetta Corso Manthonè e le zone limitrofe al centro della città.
“Serve una visione complessiva e un piano concreto – conclude Paolo Sola – non la rincorsa all’emergenza del singolo episodio. Solo così potremo restituire sicurezza ai cittadini e dignità a un quartiere che merita di tornare a essere un simbolo positivo di Pescara".
Per il circolo di Sinistra Italiana di Pescara, “la destra ha fallito sul suo cavallo di battaglia: il tema sicurezza. Se una persona esce di casa e rischia di non poterci tornare sano e salvo perché si trova in mezzo a una sparatoria, significa che non c’è sicurezza. Questo tragico evento dimostra che le politiche attuate dalla destra, sia a livello locale che a livello nazionale, non garantiscono realmente maggiore sicurezza alla collettività come invece avevano promesso in campagna elettorale. Non a caso è accaduto un fatto così grave. Un episodio che sconfessa anche le parole dette dal sindaco Carlo Masci: Pescara è una città sicura. Sindaco, le sembra sicura una città in cui si spara in strada?”.
Inoltre, aggiunge Sinistra Italiana, tutto ciò “svela anche la totale assenza della giunta su un tema importante e complesso come quello della sicurezza. Hanno ridotto il dibattito su questo argomento a degli slogan propagandistici pieni d’odio e di violenza, senza portare soluzioni concrete che garantiscono reale sicurezza alla collettività. Hanno preso in giro i pescaresi: la destra confonde la sicurezza e la prevenzione con la repressione e questi sono i risultati. Solidarietà alla coppia che pare sia stata presa di mira dagli aggressori e a tutta la popolazione presente che ha dovuto subire un atto violento che ha causato in loro uno shock molto grave”, conclude SI.

