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La solitudine del fuoco

Il poeta Daniele Cavicchia ha presentato al FLA 2016 la sua ultima opera

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A Daniele Cavicchia e al suo magnifico libro di poesie, La Solitudine del fuoco, l’onore di essere uno dei primi artisti a inaugurare l’edizione 2016 del FLA di Pescara.

La presenza all’interno della Casa D’Annunzio di Corso Manthonè di moderatori d’eccezione, quali Antimo Amore, noto giornalista di RAI3 e del critico e poeta Renato Minore, hanno fatto da splendida cornice al terzo volume, conclusivo, di una trilogia iniziata con Dal libro di Micol e proseguita con La signora dell’acqua.

La poesia è un dettato … succede … parole che arrivano … il poeta, semplicemente, ascolta e traduce” così spiega, al pubblico, Daniele Cavicchia, montesilvanese da sempre, la genesi artistica dei suoi versi, poi, sollecitato da Antimo Amore, ha aggiunto che “una poesia è come una preghiera e con essa non si mente e non ci si annoia mai, perché ogni giorno, rileggendola, ci appare diversa”.

Il compito di analizzare nei dettagli l’opera in questione, è toccato quindi a Renato Minore, che da par suo ha disegnato a parole l’universo espressivo del Cavicchia, descrivendo il libro come una sorta di poema, un lungo racconto narrativo, acceso e visionario, quasi onirico. E’ visto come un vero e proprio enigma da sciogliere, un viaggio immaginario da intraprendere senza indugi. Dopo aver ricordato la figura del celebre Marco Tornar, il poeta pescarese da poco prematuramente scomparso, che avrebbe senz’altro apprezzato questo libro, Renato Minore ha lasciato la parola all’attrice Franca Minnucci, nel frattempo intervenuta anche lei a tributare l’opera in questione, che, non dimentichiamo, si pregia fra l’altro della prefazione di Dacia Maraini.

La Minnucci, che ha con piacere dichiarato di aver conosciuto la genesi di quello che ha definito uno “scrigno di pensieri”, non si è fatta pregare nel leggere, anzi, recitare, alcune delle poesie ivi contenute. A sorpresa, prima di lasciare brevemente la parola ad alcuni interventi del numerosissimo pubblico in sala, fra cui quello, anche applaudito, dell’appassionato avvocato Giovanni D’Alessandro, il bravo Antimo Amore è riuscito, coadiuvato in questo dalla stessa Franca Minnucci, nell’impresa di convincere lo stesso Cavicchia a leggere, in questo da sempre restio, lui stesso alcuni dei suoi versi.

Di seguito il video della succitata lettura, un evento davvero unico per chi lo conosce bene:

 
Foto I. Barigelletti

 

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