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Sgarbi e le opere di Michetti alla III edizione della Festa della Rivoluzione

Il Vittorio nazionale a Pescara per raccontare le opere di Francesco Paolo Michetti, amico di Gabriele D'Annunzio, in vista della prossima inaugurazione del Museo Di Persio

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Ancora un personaggio di rilievo alla III edizione della Festa della Rivoluzione. Il teatro D’Annunzio ha infatti ospitato, nel tardo pomeriggio odierno, Vittorio Sgarbi, nella veste che più gli si confà, quella di critico d’arte. Anche stavolta un disguido ha generato prima dell'inizio qualche malumore fra il pubblico, giacché nella locandina distribuita durante la presentazione dello scorso 3 settembre, l'evento odierno era stato programmato alle 18, anzichè alle 19 e presso l'Aurum in vece del teatro D'Annunzio.

Al centro della conferenza le opere di Francesco Paolo Michetti, grande amico in vita di Gabriele D’Annunzio.

L’omaggio al Vate da parte di Sgarbi prende spunto dalla considerazione che si sia trattato del maggiore poeta italiano espresso dal ‘900: “non si può vivere senza poesia” ha chiosato il Vittorio nazionale.

Dopo aver elogiato l’impegno di Giordano Bruno Guerri nel diffondere le opere e la vita del più celebre cittadino pescarese della Storia e ringraziato il presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, per l’invito, Sgarbi ha tenuto banco per quasi un’ora e mezza, disquisendo senza sosta di arte. Cardine del suo monologo, la celebre opera “Fontana” di Marcel Duchamp, meglio conosciuta come “orinatoio”, del 1917. Una provocazione, più che un’opera, che fece però da spartiacque fra l’arte classica e quella che venne definita “concettuale” e che trovò in seguito le sue massime espressioni all’interno della Biennale di Venezia.

In questo breve video tutta l’ironia di Vittorio Sgarbi nello spiegare il significato di questa forma d’arte moderna:

A tal proposito è risultata molto divertente e opportuna la narrazione dell’episodio Le vacanze intelligenti, contenuto all’interno del film a episodi “Dove vai in vacanza?”, di Alberto Sordi, allorquando lui e la moglie, l’attrice Anna Longhi, visitano la Biennale, con momenti di trascinante ilarità e sottile sarcasmo.

Dopo aver trascinato nel discorso Caravaggio, a suo dire il più grande pittore della Storia e l’avvento della fotografia, saltando da un’epoca all’altra con grande abilità oratoria, finalmente giunge il momento dedicato a Francesco Paolo Michetti, alle sue opere, alla meritoria collezione di Venceslao Di Persio e di sua moglie, Rossana Pallotta, alcune delle cui opere sono hanno fatto da contorno all’evento (vedere foto), nonché alla prossima inaugurazione, in programma il 18 settembre, del Museo Di Persio, all’interno dell’ex Banca d’Italia di Pescara, all’incrocio fra Via Italica e Viale D’Annunzio. A detta di Vittorio Sgarbi, questo museo è destinato a diventare, in breve tempo, il più importante, almeno del centro Italia, per quanto concerne l’arte dell’800.

In questo secondo video la lettura di un articolo che sarà a breve pubblicato, in cui elogia l’impegno dei coniugi Di Persio per l’impegno nell’aver consentito la creazione dell’omonimo museo:

 

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