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L’Agnello: Biodiversità, Qualità e Tradizioni Gastronomiche dell’Abruzzo pastorale

Convegno Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara 15 dicembre ‘22

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“L’attività pastorale e l’agnello IGP sono risorse che vanno valorizzate a tutela del nostro made in Abruzzo che non può essere sacrificato sull’altare del nutri-score. La Regione Abruzzo ci crede e a tal fine abbiamo stanziato oltre 12milioni di euro pubblicando il bando per finanziare i primi insediamenti in agricoltura, ovvero le start up di nuova generazione che segneranno il ritorno alla natura e all’ambiente in modo innovativo, ma comunque nel rispetto della tradizione”. 

Lo ha detto l’assessore regionale Emanuele Imprudente intervenuto oggi al Convegno ‘L’Agnello: Biodiversità, Qualità e Tradizioni Gastronomiche dell’Abruzzo Pastorale’ promosso dall’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara, con il Consorzio di Tutela dell’Agnello del Centro Italia e con il patrocinio della Provincia di Pescara. Presenti tra i relatori, oltre alla dirigente dell’Ipssar ‘De Cecco’ Alessandra Di Pietro, e all’assessore Imprudente, anche il Presidente della Provincia di Pescara Ottavio De Martinis, Nunzio Marcelli Presidente del Consorzio Agnello del Centro Italia; Giampaolo Tardella Direttore del Consorzio stesso; Aurelio Manzi Botanico e Naturalista; Roberto Casaccia Biologo Nutrizionista, e tra il pubblico, Daniela Puglisi e Tiziana Venditti dell’Ufficio scolastico provinciale, Annamaria Di Rita Presidente dell’ANCRI, Don Antonio De Grandis Presidente del Tribunale Ecclesiastico Interregionale Abruzzo e Molise e dell’Osservatorio Giuridico, De Clemente e Benedetti per l’Associazione Maestri del Lavoro, Roberto Di Domenico Presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti-Pescara, Federico Anzellotti Presidente di Pastry Chef, Giovanna De Vincentiis Presidente di Lady Chef Abruzzo, Antonio Mariano e Gabriella Lentilucci per l’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria, il Comandante della Capitaneria di Porto Marcello Morfina, Angelo Pellegrini per Confesercenti Abruzzo, Emanuele Ripani per Coldiretti Teramo, Federico Lenzarini vicepresidente del Consorzio di Tutela dell’Agnello del Centro Italia, Fabiola Ortolano per la UIL, Walter Meale per l’Ente Manifestazioni Pescaresi, Silvano Ferri del Consorzio di Tutela dell’Olio dop Aprutino Pescarese, Mimmo Russi dell’Accademia della Cucina Pescara Aternum, e Alvaro Fantini Presidente di AMIRA Abruzzo. Presenti le classi terza C indirizzo Sala, IV A indirizzo Sala, V E e D indirizzo Enogastronomia e i ragazzi di quinta dell’indirizzo Accoglienza Turistica.

“Per tutelare un prodotto tipico della tavola abruzzese come l’agnello occorre avere conoscenze specifiche, occorre avere la consapevolezza della qualità e dell’eccellenza del prodotto – ha sottolineato la dirigente Di Pietro -, soprattutto da parte dei futuri professionisti di un Istituto Alberghiero che hanno il dovere di promuovere i prodotti identitari. L’agnello è il simbolo della tradizione pastorale, della nostra cultura pastorale, dunque è un attrattore turistico naturale ecosostenibile. La pastorizia è un’attività rispettosa dell’ecosistema, è un’attività umana che difende la biodiversità delle specie animali e vegetali. E poi le sinergie: come sistema della formazione la scuola può far conoscere, illustrare, dare competenze e conoscenze ai ragazzi, ma poi abbiamo bisogno del sistema della produzione per dare concretezza a quelle conoscenze e noi abbiamo da sempre un rapporto stretto con il mondo della produzione. Ai nostri ragazzi affidiamo il compito di essere cuochi o professionisti di sala contemporanei, capaci di riconoscere la qualità dei prodotti, di interpretare il territorio, di essere i promotori e di saper valorizzare le materie prime della propria terra”.

 

 “La pastorizia affonda le sue radici lontano nella nostra tradizione – ha ripercorso Nunzio Marcelli Presidente del Consorzio Agnello del Centro Italia – generando il fenomeno della transumanza. Oggi però in Abruzzo si contano appena 157mila capi di agnello, ovvero si sta perdendo la nostra identità con il conseguente rischio di desertificazione delle aree montane”. 

 

“L’agnello italico IGP – ha concordato Giampaolo Tardella Direttore del Consorzio – è un prodotto che storicamente, sotto il profilo culturale, ha spadroneggiato dai romani sino agli anni ’60. La pecora ha sempre fatto parte della nostra economia, e oggi invece assistiamo a una situazione capovolta, a un consumo medio pro capite di circa un chilo di carne, abbiamo ridotto gli allevamenti, c’è un abbandono del settore, con appena qualche migliaio di capi. La nostra è una corsa alla tutela della storia del prodotto italiano, consapevoli che oggi noi importiamo il 50 per cento del nostro consumo con una concorrenza sleale perché è evidente che per i locali i costi di produzione sono più alti. Tuttavia comunque intravediamo delle speranze, torniamo a vedere giovani e donne che entrano per istituire nuovi allevamenti, ci sono pascoli disponibili e abbiamo le potenzialità per migliorare i numeri. Per novembre e dicembre in Abruzzo abbiamo a disposizione circa 14-15 tonnellate di prodotto abruzzese IGP, numeri che possiamo raddoppiare se il consumatore tornasse a pretendere di mangiare prodotto locale a chilometro zero”.

 

 “L’attività pastorale ha il merito di mantenere viva la montagna – ha sottolineato il botanico e naturalista Aurelio Manzi – ponendosi come volano per la valorizzazione del territorio. Se si abbandonano i pascoli si compromette la biodiversità e c’è il rischio concreto di estinzione di specie di animali e vegetali”. 

 

“La Regione Abruzzo dice ‘no’ al nutri score che rappresenta un attacco al made in Italy e al made in Abruzzo, rappresenta – ha detto l’assessore Imprudente – la cancellazione della nostra cultura pastorale. L’Abruzzo sostenibile sta invece costruendo quella che sarà la prospettiva per le giovani generazioni che guardano con interesse alla pastorizia e che oggi potrebbero avere accesso al bando da 12milioni di euro, un Abruzzo ecosostenibile che guarda all’internazionalizzazione esportando il brand Abruzzo”. 

Infine il biologo nutrizionista Casaccia ha tracciato un quadro sul potere nutritivo dell’Agnello per una alimentazione equilibrata.

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