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Accendiamo il Medioevo

Manifestazione intesa a far conoscere storie e luoghi abruzzesi

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Con l’appuntamento del 2 agosto a Penne si è chiusa la quinta edizione di Accendiamo il Medioevo con la direzione artistica di Federico Moccia e la direzione organizzativa di Licio Di Biase.

La manifestazione ha inteso unire il territorio con un Festival errante partito a luglio da Castiglione a Casauria, facendo tappa a Caramanico Terme, S. Eufemia a Maiella, Città S. Angelo, San Valentino, Spoltore, Pescara, Alanno, Manoppello, Fossacesia, Cugnoli, Nocciano, Catignano, Collecorvino con l’ultimo incontro ad agosto a Penne.

L’evento Accendiamo il Medioevo ha riscosso un grande successo di pubblico ed ha esaltato i luoghi medioevali, dai borghi alle torri, dai Castelli alle chiese, dalle Abbazie ai Chiostri. 

Un evento che ha permesso la conoscenza e la valorizzazione di un Patrimonio troppe volte ignorato da chi lo vive nella quotidianità senza rendersi conto del valore artistico e storico.

l Direttore Artistico, Federico Moccia, ha dichiarato:

“Quest’anno Accendiamo il medioevo è stato veramente sorprendente, sono state moltissime le persone che hanno partecipato. Gli spettacoli sono stati vivi, interessanti e stimolanti. Io credo che questa idea di Licio Di Biase sia il modo giusto per vivere al meglio la bellezza dei borghi e soprattutto delle molte chiese che derivano dal medioevo e che non vanno dimenticate. La bellezza di alcuni scorci unici dell’Abruzzo meritano l’attenzione e l’amore degli italiani e degli stranieri, ma soprattutto ciò che mi ha veramente sorpreso è stato come ogni minimo dettaglio diventi uno spunto per qualcosa di bello, uno spettacolo, un momento di cultura che non accende solo il medioevo ma anche il nostro desiderio a volte dimenticato di essere circondati dalla bellezza.”

Licio Di Biase, Direttore organizzativo e vero ideatore della ricca manifestazione, ha sottolineato: 

“Un evento, giunto alla quinta edizione, che ha riscosso una grande attenzione del pubblico, della critica, del mondo culturale, ma, cosa importante, una grande maturità delle istituzioni. Sindaci, assessori, consiglieri molti in prima fila a sostenere l’iniziativa, sempre più nell’interesse culturale della Regione e del Presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri. 

Questa edizione è stata caratterizzata da una famosa frase di Marcel Proust: La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l’arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli 

Ecco, con Accendiamo il Medioevo abbiamo voluto dimostrare che c’è un pezzo di territorio e di opinione pubblica che sa apprezzare e conservare questo grande Patrimonio. 

E per questa grande operazione ringraziamo tutti i protagonisti che hanno partecipato alle trenta serate, dal 2 luglio al 2 agosto e ricordiamo soprattutto: Federico Moccia, direttore artistico, Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, Mogol e Angelo Valori, Tommaso Cascella, Renato Minore, Piero Mazzocchetti, Rossana Casale, Vincenzo Olivieri, Milo Vallone, Paolo Mastri, il gruppo teatrale “Indaco Teatrogiovani di Federica Vicino, Mila Cantagallo, l’Associazione Paganini e Maurizio Di Fulvio, Mimmo Sarchiapone, il Quartetto Davì, la nuova Compagnia della Scaletta e tanti altri amici, che hanno creduto nel progetto”.

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