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A 74 anni se ne Claudio Rapposelli, storico esponente della sinistra pescarese

Il ricordo di Acerbo e Arcuri: "Era un militante e un intellettuale del lungo sessantotto italiano"

Redazione
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“È morto il compagno Claudio Rapposelli, un pezzo di storia della sinistra alternativa pescarese. Claudio fu tra i fondatori del Manifesto - Pdup a Pescara. Nel 1975 fondò la Libreria Progetto Utopia con Roberto Lombardi, con cui dal 1969 aveva condiviso i banchi di scuola e le scelte di militanza. Fino al 1980 la libreria, che faceva parte del circuito dei Punti rossi promosso da Primo Moroni, fu un punto di riferimento imprescindibile per la sinistra extraparlamentare e non. Claudio, e sua moglie Albertina purtroppo scomparsa l'anno scorso, poi presero in gestione l'edicola di via Firenze continuando la militanza nel PdUP di cui fu componente della direzione e segretario regionale dell'Abruzzo fino al 1983 quando il partito di Lucio Magri e Luciana Castellina conflui nel Pci sulla base della convergenza con la linea di alternativa proposta da Berlinguer”.

Lo scrivono in una nota congiunta Maurizio Acerbo e Viola Arcuri, di Rifondazione Comunista, commentando la scomparsa di Claudio Rapposelli, avvenuta a 74 anni. “Nel 1989 - ricordano - Rapposelli fu tra i compagni che si opposero allo scioglimento del Pci e poi aderì a Rifondazione Comunista svolgendo ruoli dirigenti a livello regionale e nella federazione di Teramo (viveva a Pineto dove gestiva una concessione balneare). Claudio era un militante e un intellettuale del lungo sessantotto italiano, stagione in cui la concretezza dell'impegno si fondava su una solida cultura politica. La sua capacità di analisi e la sua preparazione erano  marxiani come la sua barba. Riposa in pace”.

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