Presso l’Oasi dello Spirito, domenica 15 giugno, all’interno dell’assemblea degli iscritti alla mutua del Credito Cooperativo Abruzzese Salute, è stato presentato il progetto Prevenzione dei Tumori della Prostata e della vescica con le relazioni di due importanti studiosi esperti della patologia: Giuseppe Di Giovacchino urologo e Nicolantonio D’Orazio Docente di Alimentazione e Nutrizione Umana all’Università G D’Annunzio Chieti Pescara.
Il dott. Di Giovacchino ha parlato dell’importanza della prevenzione che da la possibilità di scoprire il tumore già nella prima fase di crescita. Ogni uomo dai 40 anni in su dovrebbe sottoporsi ad una visita urologica che insieme alle relative analisi potrà verificare la presenza o meno del tumore.
Molti passi sono stati fatti sia nella prevenzione sia nella cura e il dott. Di Giovacchino ha ampiamente relazionato su tutte le fasi si indagini e di cura.
“L’aumento dell’età media della popolazione maschile, - ha detto il dott. Di Giovacchino - unitamente all’incremento dei casi con patologia prostatica clinicamente evidente, comporta la necessità di un approccio preventivo per la patologia prostatica, per limitarne l’impatto.
La patologia prostatica, una volta sviluppata, è difficilmente gestibile dal clinico, con una forte eterogeneità di comportamento.
Le recenti linee guida EAU e AUA consigliano una terapia precoce per le patologie prostatiche versus una terapia a fase clinica avanzata con le seguenti finalità:
- migliorare la sintomatologia attuale del paziente-
- migliorare la qualità di vita attuale del paziente
- prevenire la progressione della malattia
- prevenire l’incidenza di complicanze
- migliorare la qualità di vita a lungo termine
L'iperplasia prostatica benigna è una condizione molto comune negli uomini anziani, caratterizzata da un ingrossamento non canceroso della ghiandola prostatica. Questo ingrossamento può causare difficoltà nella minzione e altri sintomi urinari”.
La comunicazione scientifica del dott. Di Giovacchino si è avvalsa di numerose immagini che hanno spiegato e informato sui nuovi progressi che questa patologa ha raggiunto e anche quelli che ancora sono da raggiungere. Concludendo, così, la propria comunicazione:
In tutti i sistemi biologici conosciuti una terapia precoce produce risultati migliori.
Il cancro alla prostata segue l’ordine dell’universo. Se si decide di sottoporre a trattamento, lo si faccia in maniera tempestiva! Ed è proprio lo screening progettato che potrà aiutare anche salvare numerosi uomini”.
Ma come il cibo può favorire o aiutare a prevenire la patologia? Questa è la domanda che il Presidente della BCC Michele Borgia ha posto al secondo relatore il dott. Nicolantonio D’Orazio studioso dell’alimentazione e delle conseguenze negative che un cattivo uso del cibo può portare alle persone.
“La domanda è il rapporto fra la patologia prostatica e l'alimentazione e la nutrizione in generale - ha detto il dott. D’Orazio - il problema è molto complesso, io lo chiamerei interdisciplinare. Ecco perché noi abbiamo deciso di sposare questo screening sulla prostata, proprio perché volevamo utilizzare questo strumento di conoscenza di un'area geografica. Tenete presente che avere i dati oggi su queste patologie è molto difficile.
Se io dovessi, ad esempio, anche interrogare i vertici della sanità, farebbero fatica a darmi dei dati, ma non soltanto sulla prostata. Perché? Perché mancano le banche dati, mancano soprattutto gli osservatori e questo potrebbe essere un osservatorio per noi. Tenete presente un fatto che la dieta su tutte le patologie incide enormemente.
Fate caso quanto è paradossale questo aspetto. Quante campagne sentite in televisione dire che la prevenzione di quasi tutte le malattie si fa a tavola, però spesso non si insegna alla persona.
L'iperteso, per esempio, che prende i farmaci dovrebbe avere dei consigli nutrizionali adeguati. Non solo l'iperteso, ma chiunque prende qualsiasi farmaco. Quindi il problema è molto complesso e molto articolato, ma purtroppo a tutt'oggi la nutrizione è la cenerentola della medicina.
A presentare i due relatori e concludere l’importante incontro, il Presidente della Bcc il Michele Borgia che ha parlato dell’importanza del progetto di prevenzione che l’istituto di credito, attraverso strutture sanitarie convenzionate, offre ai suoi soci la possibilità di accedere ad una vasta gamma di servizi e prestazioni che facilitano le famiglie nella cura e prevenzione delle malattie.