Mentre le istituzioni si affannano a ridimensionare i pericoli provenienti dal Coronavirus, i numeri delle cui vittime e dei contagiati appaiono di giorno in giorno nettamente inferiori a quelli provocati da una normale influenza, per non parlare di altre cause di morte, quali il fumo o l’alcool, tanto per citarne due fra le più note, nel mondo del Calcio questa malattia sta segnando, profondamente, la stagione in corso.
Le polemiche scatenate dai rinvii di gare fondamentali (Juventus-Inter su tutte) per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia, ma non solo, hanno svelato le tante incoerenze e le spaccature di questo circo mediatico, sempre più considerato alla stregua di una mera macchina da soldi, piuttosto che di un evento sportivo seguito con passione da milioni di spettatori. Questi ultimi si sentono traditi, spaesati, di fronte alle tracotanti decisioni di una Lega incapace di gestire lo sport più seguito nel nostro Paese e nel Mondo intero.
La serie B, che non deve “sopportare” l’onere e l’onore di gare disputate costantemente ogni tre giorni, ne sta risentendo in misura nettamente inferiore, ma il Vaso di Pandora che presto o tardi sarà scoperchiato nelle sedi opportune, inevitabilmente andrà a colpire anche le leghe inferiori, così come già accaduto in passato.
Il dovere di cronaca ci impone, in ogni caso, di proseguire a raccontare di calcio giocato e del Delfino in maniera particolare. In attesa degli eventi, torniamo quindi a noi, per parlare dell’impegno agonistico di ieri sera: il derby contro l’Ascoli disputato all’Adriatico. Una magia di Ledjan Memushaj a dieci minuti dal termine ha regalato tre punti di platino ai biancazzurri, dopo che il primo tempo si era concluso sull’uno pari, con botta e risposta nel finale ad opera di Busellato e Morosini. L’euro goal del centrocampista albanese vale da solo il prezzo del biglietto, come si suole dire in questi casi, per una vittoria fondamentale in vista del doppio impegno esterno contro lo Spezia mercoledì e la super capolista Benevento domenica prossima, entrambe in notturna, alle 21.
Un derby intenso, disputato a ritmi spesso molto alti, con una conclusione al cardiopalma, per il doppio palo colpito dai marchigiani al 94’, in pieno recupero: stavolta la buona sorte aveva deciso di baciare in fronte gli uomini di Legrottaglie, desiderosi di riscatto, dopo le tre sconfitte consecutive che avevano precipitato la squadra ai margini della zona play out. Da segnalare il calore del pubblico, che non ha fatto mancare il giusto sostegno all’undici sceso in campo, pur senza dimenticare l’ormai definitiva spaccatura con la società, ormai sempre più isolata nelle proprie, indifendibili, posizioni. Persino il DS Giorgio Repetto, ex idolo dei tifosi biancazzurri, con dichiarazioni davvero scontate e quanto mai lontane dalla realtà, nei giorni precedenti il fondamentale impegno di ieri sera e dopo uno strano silenzio durato diverse settimane, sembra aver perso la stima e la fiducia del popolo pescarese. Insomma, come ormai siamo costretti a sottolineare, una settimana dopo l’altra, le ceneri che Daniele Sebastiani si lascerà alle spalle, quando abbandonerà la poltrona di presidente (un giorno, inevitabilmente, accadrà), non si potranno spazzare via tanto facilmente, a meno che il suo successore non sia dotato di un potente aspiratore, cosa che naturalmente tutti i tifosi del Delfino auspicano ormai da parecchio tempo.
Da segnalare la dedica di Legrottaglie al suo presidente nelle dichiarazioni post-gara: "...fa tanto e ci da tanto...".
Le prossime due sfide esterne, come detto, potrebbero cancellare definitivamente le ormai risicate ambizioni di raggiungere i play off, così come, in caso opposto, rilanciarne le ambizioni. Difficile, ma non impossibile, per un campionato, quello cadetto, sempre imprevedibile e sorprendente, anche per chi, come il Pescara, non può contare su una Rosa di livello, complici i numerosi infortuni e il solito, scellerato, mercato di gennaio. A lunedì prossimo, virus permettendo.