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Italia Nostra in difesa delle Terme di Caramanico

Ecco la nota del Comitato Direttivo della Sezione ”L. Gorgoni”

Redazione
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“Apprendiamo da notizie sulla stampa e da programmi televisivi che le acque termali di Caramanico Terme potrebbero essere aggiudicate dalla Regione Abruzzo alla società Virgo s.r.l. la quale ha nel proprio programma allegato all’offerta di utilizzarle per la produzione di cosmetici, creme, fanghi da realizzare in un piccolo capannone con pochi addetti e senza nessun legame o ricaduta sul territorio. Ad un decennio dalla chiusura degli impianti termali, si delinea nettamente la possibilità che l'importante risorsa venga sottratta alla comunità per un uso privatistico del bene basilare costituito dalle sorgenti”. 

Così il Comitato Direttivo della Sezione ”L. Gorgoni” di Italia Nostra, che a ottobre aveva invitato pubblicamente il Prefetto di Pescara a farsi promotore di un incontro tra le parti (curatori fallimentari, Regione, Comune, ed ogni portatore di interesse economico e culturale sulla vicenda) “per superare e risolvere in concerto la situazione creatasi tenendo conto anche dei superiori interessi della tutela paesistica e dell’identità storica dell’importante centro della Provincia di Pescara“  in difesa del“ diritto al paesaggio termale da tutelare nell’interesse del servizio sanitario e quale componente pregiata del comprensorio della Maiella; nonché degli edifici architettonicamente preposti che sono portatori di valori storici e parte integrata del contesto urbano e territoriale“; in seguito non aveva reiterato tale invito perché, sempre attraverso la stampa, si era appreso del ritiro dalla richiesta di concessione della DRE s.r.l.  (società risultata prima in graduatoria) e che lo stesso Presidente della Regione Marco Marsilio, si era posto quale parte diligente, iniziando degli incontri con i curatori del fallimento per trovare una soluzione.

Ora si apprende, al contrario, che il direttore dell’Areacom, Donato Cavallo, “senza nessuna valutazione relativa allo “scopo terapeutico” della gestione delle acque termali, vorrebbe assegnare la concessione delle stesse alla menzionata società cosmetica. A questo punto Italia Nostra, prendendo atto della grande confusione nelle operazioni che si preannunciano e dei loro esiti dannosi, intende precisare rivolgendosi in primis alla Regione Abruzzo quali siano gli obblighi di legge su tale tematica”.

Ad esempio, si ricorda che “in Abruzzo tra le acque termali riconosciute a scopo curativo e riabilitativo vi sono quelle di Caramanico Terme con le sorgenti del Pisciarello e Santacroce;  dopo il fallimento della soc. Acque Termali srl,  la concessione delle acque è ritornata in piena titolarità della Regione Abruzzo;  proprio per questo, a maggior ragione, tale Ente DEVE tutelare e  vigilare su  tale bene pubblico affinché venga assegnata la concessione a soggetti pubblici o privati che avranno presentato un programma di gestione  soltanto a fini terapeutici”.

Quindi Italia Nostra chiede che il Prefetto “indichi con urgenza un incontro con il Presidente della Regione, i Curatori del fallimento delle terme, il Sindaco di Caramanico Terme oltre Italia Nostra e tutti colori direttamente interessati a tale tematica; la Regione Abruzzo NON ASSEGNI LA CONCESSIONE alla VIRGO SRL perché le finalità imprenditoriali non sono quelle statuite dalla normativa menzionata a salvaguardia del servizio sanitario termale”. In conclusione, Italia Nostra si dice “vicina agli abitanti di Caramanico Terme e di tutto il comprensorio della Maiella;  vigilerà sulla gestione della concessione delle ACQUE TERMALI e, perseguendo le  finalità del suo STATUTO, porterà avanti qualsiasi iniziativa anche giudiziaria per tutelare gli interessi economici e ambientali degli abitanti”. 

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